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Court (Crave, #4)(304)

Author:Tracy Wolff

Perciò forse non sta così bene lo stronzetto. Sai che sorpresa.

?Non è niente di che.? Adesso si sta rigirando la bottiglietta tra i palmi. ?Perlomeno sono vivo. è questo che conta, giusto??

?Se mi stai chiedendo una conferma…?

?Oh, ma vai a farti fottere?, ringhia.

L’inflessione britannica è così marcata che mi scappa una risata stupita.

Il che lo rende ancora più sarcastico.

?Ridi perché sono vivo? O perché sono quasi morto??

Mi sforzo di non alzare gli occhi al cielo come farebbe Grace. Il marmocchio è sempre così teatrale. ?Tu cosa dici??

?Dico che sono parecchio incasinato, ecco che cosa dico.? Subito dopo sembra che voglia rimangiarsi le parole.

Ma non glielo permetterò, visto che è la prima risposta sincera che mi ha dato oggi.

?Io credo che siamo tutti incasinati. Abbiamo passato delle brutte giornate.?

Mi rifiuto deliberatamente di pensare al momento in cui i lupi hanno puntato Grace alla Katmere e io li ho sterminati in massa in un batter d’occhio. Mi rifiuto di pensare a chi fossero. Se avessero famiglie o sogni, o qualcuno che li aspettava a casa.

Jaxon sbuffa. ?Direi piuttosto dei brutti mesi.?

?In effetti sì.? Taccio un momento. ?Essere ammazzati non è una bella esperienza.?

?Sul serio?? Si rizza di scatto. Il fastidio prende il posto della malinconia che poco fa mi metteva così a disagio. ?Vuoi tornarci ancora su??

?Tornare sul fatto che hai cercato di uccidermi??

?Vorrai dire che sono riuscito a ucciderti?, mi corregge divertito.

?Be’, non proprio. Ti ho lasciato credere di avermi ucciso, ma in realtà tutto ciò che hai fatto è stato rinchiudermi di nuovo in quella stramaledetta cripta per un anno. Che è già abbastanza grave, brutto idiota che non sei altro.?

?Davvero?? Jaxon mi scruta. ?è quello che è successo??

?Be’, non mi hai ucciso, questo è certo.? Sogghigno. ?Anche se ci hai provato.?

?Non è che mi sia sforzato più di tanto?, ribatte. ?E se tu non ti fossi comportato da sociopatico, non avrei neppure dovuto farlo.?

Questa è una discussione vecchia, che abbiamo affrontato diverse volte. Ma oggi, dopo la storia dei lupi, mi colpisce in maniera nuova. Del resto, dopo la storia dei lupi tutto mi colpisce in maniera nuova. E anche da quando Flint mi ha accusato di aver lasciato morire Luca.

Cerco di nascondere i miei pensieri, però evidentemente non me la cavo troppo bene, perché dalla faccia di mio fratello sparisce il sorriso sardonico. ?Non intendevo in quel senso.?

?Lo so.? Mi costringo a mostrare una serenità che sono ben lungi dal provare.

?Io avrei fatto lo stesso, sai. Se avessi potuto.?

?No, non è vero. Ed è un bene…?

?Stronzate!? esplode Jaxon. ?Stavo per farci crollare in testa quello stramaledetto posto…?

?Ce l’hai fatto crollare in testa eccome, quello stramaledetto posto?, gli ricordo secco.

?E tu mi hai aiutato?, ribatte. ?E comunque, non era quello che intendevo, e tu lo sai.?

è vero, ma mi diverto troppo a prenderlo in giro per lasciarmi sfuggire l’occasione. Soprattutto dal momento che lo distrae dal parlare di me e di come mi sento.

?Sul serio, Hudson. Se potessi…?

?So che cosa vuoi dire?, lo interrompo, perché adesso mio fratello è come un cane che si rifiuta di mollare l’osso. E poi, ignorare la faccenda non serve a niente, perciò forse ammetterla lo aiuterà a darsi una calmata.

?Davvero?? chiede. ?Perché se io fossi in grado di fare quello che fai tu, eliminerei chiunque prenda di mira Grace o F…? Si blocca di colpo e dentro di me scatta un allarme. Perché questo è uno sviluppo nuovo, per la miseria, e pure parecchio interessante.

?O chi?? domando incuriosito. ?Flint??

Jaxon scuote la testa e si passa una mano sulla nuca. ?Non lo so.?

?Non lo sai?? insisto. ?Oppure non vuoi saperlo??

?La madre di Flint mi ha dato il suo cuore, maledizione. Mi ha chiesto di usarlo per proteggerlo, ed è quello che farò, costi quel che costi.?

è talmente frustrato che mi sorprende che non ci abbia ancora fatto crollare in testa questo maledetto faro. E naturalmente, appena lo penso il suolo comincia a tremare. Jaxon lo ferma all’istante e io fingo di non essermi accorto di nulla.

Con la massima cautela domando: ?Il senso del dovere, gli obblighi li capisco. Ma quello che hai detto prima – quando parlavi di Grace e Flint – non sembrava un obbligo. Sembrava qualcosa di più?.