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Court (Crave, #4)(112)

Author:Tracy Wolff

?Non dimenticare la faccenda della persuasione?, interviene Eden.

?Credimi, non potrei mai dimenticarmene?, ribatto. ?Com’è successo, comunque? Intendo il fatto che Jaxon ha solo un dono e Hudson due.?

Per la prima volta Hudson non mi risponde. Invece si volta e si dirige verso la parte opposta del mausoleo il più velocemente possibile senza dissolversi.

Jaxon lo fissa per un istante, poi si volta verso di me con un sospiro. Adesso ogni mio senso è in allerta. La faccenda che i vampiri reali acquisiscono magicamente un potere in più non è così semplice come può sembrare.

C’è qualcosa di oscuro… di cui Hudson non vuole parlare.

Ovviamente questo mi rende ancora più determinata a scoprire la verità. Se c’è qualcosa che turba il mio compagno, io devo per forza sapere di che cosa si tratta.

Quando si volta e si rende conto che non lo seguirò finché non mi avrà spiegato quello che succede, si passa una mano tra i capelli, scompigliandoseli, ma, alla fine, sospira e ritorna da me.

?Non è niente di che, Grace?, dice poi. ?Fin da bambini ci danno da bere sangue misto a un elisir speciale, metà sonnifero e metà qualcos’altro… L’abbiamo scoperto di recente grazie alla Dissanguatrice. Dopodiché veniamo rinchiusi qui sotto nella nostra tomba per un periodo che va dai cinquanta ai cento anni…?

?Aspetta un minuto.? Eden guarda entrambi con gli occhi sgranati. ?Siete stati rinchiusi in una tomba di cemento per un centinaio di anni??

?Direi di sì. è da qui che nasce tutto il folclore sui vampiri nelle bare?, risponde Jaxon, ma non sembra affatto felice di doverlo confessare.

?Ha senso, in effetti, anche se è inquietante?, dico, sconvolta all’idea di Hudson o Jaxon rinchiusi in una bara di cemento per un centinaio di anni. ?Però non capisco: vi lasciano lì per un centinaio di anni e non vi svegliate mai??

?No, ti svegliano una volta al mese?, spiega Hudson. ?Ti portano fuori per un paio di giorni, controllano se il tuo potere sta crescendo, quindi ti imbottiscono di nuovo di elisir e ti rimettono nella tomba.?

?No?, interviene Jaxon con la voce piena di orrore. ?Non è così che funziona. Ti mettono nella bara per un anno e poi ti svegliano per una settimana.?

?E così sarebbe meglio?? chiede Eden.

?è meglio perché più usi l’elisir, più in fretta perde l’efficacia.? Jaxon sembra sconvolto mentre fissa Hudson. ?Ecco perché il tempo di permanenza nelle tombe varia enormemente da vampiro a vampiro. Alcuni restano rinchiusi per cinquant’anni. Altri per cento. E tutto finisce quando svanisce l’effetto della pozione per dormire. O almeno così dovrebbe essere?, aggiunge studiando l’espressione di Hudson.

Lui si stringe nelle spalle. ?Non è poi così importante.?

?è importante sì se ti svegliano dodici volte l’anno?, ribatte Jaxon. ?In tal caso l’effetto svanisce tra il quarto e il decimo anno.?

Hudson non dice niente ed è un milione di volte peggio. Il cuore mi batte all’impazzata mentre aspetto la sua risposta. Se quello che dice Jaxon è vero…

?Hudson?? chiedo alla fine quando riesco a ritrovare la voce. ?è così? Il sonnifero ha smesso di fare effetto prima che ti lasciassero uscire per sempre??

?è tutto a posto?, cerca di rassicurarmi lui. ?Ho sempre avuto un’immaginazione molto fervida e mi sono tenuto occupato.?

?Non va affatto bene, invece?, replica con asprezza Jaxon. ?Lo sanno tutti che ti hanno tenuto nella tomba per centoventi anni. E questo significa…? Si interrompe scuotendo la testa, come se non potesse sopportare di dare voce ai suoi pensieri.

Ma non ce n’è bisogno. So fare bene i conti da sola ed è più orribile di quanto avessi immaginato.

Hudson è stato costretto a trascorrere più di cento anni chiuso in una scatola buia di cemento… ed è rimasto sveglio per ogni terribile secondo.

Al che mi viene in mente una cosa ancora più orribile, forse peggiore che ritrovarsi chiusi dentro, da soli, al buio… e cioè essere svegliati una volta al mese, portati fuori alla luce che ci viene negata, nel mondo di cui non possiamo godere, per poi essere riportati in quell’inferno gelido e buio.

Mi si rivolta lo stomaco al pensiero che Cyrus l’abbia torturato per tanto tempo e devo concentrarmi al massimo per non cedere all’attacco di panico che minaccia di travolgermi proprio qui, nel luogo sacro di sepoltura della famiglia di Hudson e Jaxon.