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Court (Crave, #4)(116)

Author:Tracy Wolff

?Va tutto bene?? mi chiede Hudson, scrutandomi negli occhi.

Stai scherzando? Ma prima che possa dire qualcosa, interviene Macy: ?Mamma è qui, papà. Siamo andati alla Corte delle streghe e mi hanno detto che è sempre stata qui. Appena saremo usciti da questa cella, dobbiamo trovarla. Dobbiamo…?

?Macy.? Zio Finn solleva una mano per fermarla. ?So dov’è tua madre.?

?Che significa che lo sai? Com’è possibile??

Lo zio non risponde, limitandosi a fissare Macy, con le mani che gli tremano. Alla fine mormora: ?Stavo soltanto cercando di proteggerti?.

Macy indietreggia. ?In che senso? Proteggermi da cosa?? Per la prima volta da che la conosco, sembra diffidente.

?Non volevo che lo scoprissi così?, continua lo zio. Purtroppo sono parole che non promettono niente di buono, e Macy ne è chiaramente consapevole.

?Scoprire cosa?? domanda con i pugni lungo i fianchi. ?Cosa mi hai tenuto nascosto, papà??

Zio Finn la prende per mano e la conduce zoppicando in mezzo a un altro gruppo di studenti.

Mi giro verso Hudson. ?Devo…?

?Vai?, dice lui. ?Voglio parlare con Jaxon della malefica sorella che non sapevamo di avere. Torna quando hai finito.?

Annuisco e seguo Macy e zio Finn.

Superano altri due gruppi di ragazzini prima di arrivare nell’angolo in fondo della cella. E lì, raggomitolata a terra tra le ombre, c’è una donna che ricorda vagamente mia zia Rowena.

I capelli sono gli stessi, biondi come quelli di Macy sotto tutta quella tinta, e sulla guancia scorgo ancora la piccola voglia a forma di cuore. Ma la somiglianza tra zia Rowena, sempre sorridente e piena di vita, e la povera donna raggomitolata sotto il blazer a scacchi preferito dello zio Finn finisce qui.

Ha la pelle giallastra, gli occhi nocciola infossati con occhiaie profonde. I vestiti, che ovviamente hanno conosciuto giorni migliori, le pendono dal corpo emaciato come un sudario.

Macy lancia un urlo quando la vede e cade in ginocchio. ?Mamma, oddio, mamma?, grida avvinghiandosi a lei con le lacrime agli occhi.

La zia emette un flebile lamento mentre accarezza i capelli della figlia. Cerca di abbracciarla, ripetendo con voce spezzata: ?Piccola mia, piccola mia?.

?Cosa ti è successo?? mormora Macy.

La madre non risponde. è così malridotta che non credo sia in condizioni di rispondere a una domanda tanto complessa. Macy non insiste e rimane seduta lì a farsi accarezzare le guance e i capelli. ?Così bella?, sussurra la zia. ?Così bella.?

Alla fine zia Rowena si addormenta e Macy si asciuga le lacrime dal viso. Si scioglie dal suo abbraccio con delicatezza per non farla svegliare e si alza. Quindi si volta verso il padre con un’espressione insolitamente rabbiosa. ?Cosa le hai fatto?? chiede avanzando verso zio Finn.

?Io non c’entro niente, Macy.? Solleva le mani in un gesto di supplica. ?Non avevo alcun controllo sulla punizione che le è stata comminata e non potevo liberarla in nessun modo. E ci ho provato. Credimi, ci ho provato per più di dieci anni.?

?Sai da dieci anni che era rinchiusa in questo posto?? domanda Macy. ?E non me l’hai mai detto?? Il tono è abbastanza alto da attirare l’attenzione degli altri studenti e, di conseguenza, quella dei nostri amici, che ci raggiungono immediatamente.

?A cosa sarebbe servito dirti che era qui?? replica lui. ?Ti avrebbe solo ferito.?

?Perché, il pensiero che mia madre mi abbia abbandonato non mi ha ferito?? ribatte lei. ?Il pensiero che vivesse da qualche parte senza di me non mi ha ferito? Che razza di padre farebbe una cosa del genere??

Le sue parole colpiscono zio Finn come un pugno nello stomaco e lo vedo trasalire a ogni frase che lei gli vomita addosso. Sono preoccupata, perché, ovviamente, è ferito e devastato dalle condizioni in cui ha trovato sua moglie. Avere anche Macy contro dev’essere insopportabile.

Quello che ha fatto è sbagliato, sbagliatissimo, però in questo momento sta male e urlargli contro non può che peggiorare la situazione.

è con questo pensiero in testa che faccio un passo avanti e poso la mano sulla spalla di mia cugina. ?Macy, magari dovremmo…?

Lei si gira verso di me come una furia. ?Macy cosa?! Lui mi ha mentito per dieci anni! Ha lasciato mia madre in questo inferno per farla torturare da Cyrus per dieci anni! E ora sta cercando delle scuse!?

?Non è vero. Hai tutto il diritto di essere arrabbiata con me…?

?Tu non hai il diritto di dirmi che diritti ho!? sbotta lei con rabbia. ?Non hai neppure il diritto di parlarmi.?

Guarda sua madre, raggomitolata a terra come se stesse cercando di difendersi persino nel sonno. ?Come hai potuto farle una cosa simile?? chiede di nuovo. ?Come hai potuto…? Le si spezza la voce e Mekhi l’afferra e la stringe in un abbraccio. Macy nasconde la testa contro la sua spalla, ma si asciuga le lacrime prima di sussurrare a suo padre: ?Raccontami tutto?.