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Court (Crave, #4)(120)

Author:Tracy Wolff

Sento Hudson irrigidirsi accanto a me, ma, quando lo guardo, sembra annoiato, come se essere spinto in una camera di tortura fosse una cosa normale per lui. Tuttavia, i suoi occhi sono vigili mentre scrutano con attenzione ogni centimetro della stanza. Sta cercando una via di fuga? O vuole capire come procurarsi un’arma?

Ci sono altre guardie allineate spalla contro spalla davanti alle armi, perciò mi sembra un’impresa impossibile. Ma abbiamo già affrontato imprese impossibili in passato, e siamo ancora qui.

Mi aggrappo a questo pensiero intanto che due guardie mi afferrano e mi sbattono contro il muro. Nel frattempo, un’altra mi incatena i polsi e le caviglie.

Guardo Hudson, mentre i ceppi si chiudono. Penso al tempo che abbiamo perso e al futuro che dovremmo avere per recuperarlo. E, dannazione, incatenata o no, non ho intenzione di arrendermi senza lottare. Devo fare qualcosa, lo devo a Hudson e agli altri. Non ho la più pallida idea di quello che potrei fare, ma è necessario che lo scopra in fretta. Altrimenti…

?Sai, Grace?, dice Cyrus entrando con indosso il suo completo immacolato. è vestito come se dovesse andare a cena in un locale elegante e non torturare undici ragazzi. Ma, d’altronde, magari per lui non fa differenza. ?Devo proprio concedertelo?, inizia fermandosi a pochi centimetri dalla mia faccia. ?Sei stata bravissima: mi hai reso le cose più facili del previsto. Se la mia tabella di marcia non fosse stata tanto serrata, mi sarebbe dispiaciuto non aver potuto usare i miei doni.?

è talmente condiscendente e viscido da mandarmi su tutte le furie. Detesto le persone che sottolineano i miei errori, ma detesto ancora di più quelle che gongolano mentre lo fanno. Il fatto che abbia ragione e che mi senta terribilmente in colpa per aver coinvolto i miei amici in questo casino non fa che peggiorare le cose.

Soprattutto quando poi aggiunge: ?Ero preparato a perdere intere legioni del mio esercito per catturarti dopo i Ludares, quando ti ho morso e mi sono reso conto che eri la discendente perduta di Cassia?. Scuote la testa. ?Ma tu ti sei praticamente offerta volontaria per andare in prigione con quell’incapace di mio figlio e mi hai facilitato le cose.?

A queste parole, l’ansia e la paura che sentivo dentro si trasformano in una rabbia bruciante, però non reagisco. Mi sta provocando di proposito e non intendo dargli soddisfazione.

Dato che non rispondo, lui fa la scena di togliersi la giacca e sistemarla con cura su una delle poche sedie della stanza. Poi si sgancia i gemelli, di ametista e argento, li infila nella tasca dei pantaloni di sartoria e comincia ad arrotolarsi le maniche.

?Lo ammetto, non mi è venuto in mente che tu saresti stata in grado di liberarti e fuggire dall’Etereo quando Adria ti ha dato un fiore in meno. è stata un’impresa notevole e ho pensato che avresti colto l’occasione e saresti fuggita il più lontano possibile, invece sei venuta dritta da me… E mi hai consegnato anche tutti i tuoi amici.?

Scuote la testa come se non riuscisse a capacitarsene, ma non sono così ingenua da crederci. Questo è un discorso ben scritto e ben pronunciato, con lo scopo di minare la fiducia in me stessa. Ancora una volta penso al favore che devo alla Megera. è difficile non farlo sentendo Cyrus chiamarla Adria come se fossero grandi amici. E poi sa tutto della nostra visita alla sua grotta. Vuol dire che è stato in combutta con lei per tutto il tempo? Alla sola idea mi verrebbe voglia di sbattere la testa contro il muro, specialmente se penso che la Megera può chiedermi qualunque favore voglia. Oppure, realizzo con orrore, qualunque favore voglia Cyrus? Mi sono involontariamente legata al re dei vampiri nel tentativo di fare l’esatto contrario?

Cyrus fa una pausa a effetto… o, più probabilmente, per vedere se esploderò e inizierò a urlare. Ma non ho intenzione di crollare e dargli questa soddisfazione. Se ne è già prese fin troppe con me.

Tengo la testa bassa e la bocca chiusa mentre le sue parole mi bruciano dentro come acido. Non guardarlo, mi ripeto. Non guardarlo, no, non farlo.

Dopo qualche secondo – ma a me sembra sia passata un’eternità – Cyrus fa un sospiro profondo. ?Hai cacciato tutti in un bel guaio. Ero sicuro di dover mandare in giro delle squadre di ricerca per trascinarti urlante e scalciante nella mia Corte, invece eccoti qui. Non ti sei nemmeno preoccupata di negoziare una sorta di patto quando sei arrivata. No, tu no, Grace. Sei entrata nella mia prigione come se non riuscissi a starne lontana.?

Scuote la testa, fingendo incredulità. ?Per mille anni ho pensato a che cosa avrei fatto se fossi riuscito a trovare uno dei discendenti di Cassia. Ho radunato legioni di soldati solo per catturarti, per ottenere quello che mi è stato negato in tutti questi anni.? Fa un’altra risatina condiscendente, poi scuote di nuovo la testa. ?Ma non avrei mai immaginato che uno dei discendenti di Cassia potesse essere così sciocco, così stupido da consegnarmi tutto quello che ho sempre desiderato su un piatto d’argento. Perciò grazie, davvero. Mi hai dato più di quello che avrei mai potuto chiedere.?