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Court (Crave, #4)(128)

Author:Tracy Wolff

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DA OGGI LA CORTE GELATA è CASA MIA!

GUARDO i miei amici, ancora ammanettati al muro, poi mi volto verso Cyrus. ?Non credo di poterli portare con me se rimangono incatenati. Non può rimuovere anche i loro ceppi??

?No?, risponde lui ed è chiaro che non ha intenzione di discutere della questione.

Ci provo lo stesso. ?Ma…?

?A me non importa se vengono con te… Sei tu quella che li vuole?, mi ricorda. ?Perciò trova tu il modo, per me è indifferente.?

Mi mordo il labbro, cercando di rammentare quello che ho fatto, seppure accidentalmente, per portare me e Alistair alla Corte dei gargoyle l’ultima volta. Non stavo pensando alla Corte. Non sapevo neppure che esistesse. Possibile che fosse Alistair quello che ci stava pensando? è così che funziona?

Non so dove abbiamo vissuto io e Hudson nel periodo in cui siamo stati insieme, ma so che abbiamo trascorso almeno una parte del tempo nella sua tana. Siamo finiti là perché lui ci stava pensando quando ci siamo involontariamente toccati?

?Tic toc, Grace?, dice Cyrus, guardando il suo orologio. ?Il povero Rafael qui presente ha solo ventitré ore e quarantacinque minuti di vita.?

?Credo di sapere cosa fare?, dichiaro, sforzandomi di ignorare lo sfottò di Cyrus. Mi volto invece verso Isadora e indico lo spazio davanti a Flint, Dawud e Macy. ?Devi metterti lì.? Mi stringo lo zainetto sulle spalle: le mie cose verranno di sicuro con me dovunque andremo.

Isadora guarda la zona che sto indicando, poi Flint, chiaramente convinta che io stia macchinando qualcosa.

Faccio un grosso sospiro. ?Ascolta, devo toccare tutti per portarli con me. Poiché Cyrus si rifiuta di liberarli dai ceppi, dovrai spostarti di fronte a Flint, Dawud e Macy, così loro possono toccare te. Io mi metterò di fronte a Hudson, Jaxon e Eden, poi io e te ci prendiamo per mano. In questo modo, dovrei portare tutti… credo.?

?Fallo?, dice Cyrus. Isadora rinfodera il coltello che stava usando per incidere il tavolino e si muove con passo lento, come se non avesse alcuna preoccupazione al mondo.

Si ferma esattamente nel punto che le ho indicato, ma si volta a guardare Flint, Dawud e Macy e mormora: ?Toccatemi con qualcosa di più della punta di un dito e quello sarà l’unico dito che vi permetterò di tenere?.

In quanto a minacce, questa non è male, perciò non sono sorpresa quando i miei amici posano cautamente un unico dito sulle spalle di Isadora.

Io mi avvicino a lei e dico agli altri: ?Okay, voi aggrappatevi a me?.

Riconosco all’istante la mano calda di Hudson sul gomito. Quella più pesante di Jaxon mi si accosta alla spalla e stringe. Eden appoggia la mano sull’altra mia spalla.

Poi mi volto verso Isadora: ?Posso prenderti la mano adesso senza perdere le dita? O vuoi scoprire chi avrebbe la meglio in una lotta tra vampiri e gargoyle?? Non è una domanda. è una sfida, e lei capisce al volo: non ho più intenzione di sopportare oltre le sue minacce. E poiché al momento non ho più le manette che inibiscono la magia, ho tutte le intenzioni di cominciare a rispondere al fuoco con il fuoco.

?Tesoro, io non sono come tutti gli altri, quindi forse faresti meglio ad andarci con i piedi di piombo con me?, dice.

?Idem?, ribatto, quindi le afferro la mano.

?Okay?, spiego, ?ho bisogno che vi immaginiate tutti la Corte dei gargoyle nella testa. è dove voglio andare. Non la Corte decrepita e in rovina, ma quella maestosa. Chiudete gli occhi e figuratevi che aspetto aveva mille anni fa. Immaginate di trovarvi là in questo momento.?

Faccio una pausa e ricordo la bellezza della Corte quando l’ho vista la prima volta con Alistair, quanto ho desiderato poterla rappresentare in un quadro, e cerco di ricreare mentalmente le immagini per i miei amici.

?Sentite il mar Celtico che si infrange sulle scogliere oltre il cancello di ferro battuto?, dico. ?E, poco più in là, ci sono le mura alte venti metri che circondano un imponente castello, più grande di qualunque altro abbiate mai visto, con quattro torri che svettano come sentinelle verso il cielo azzurro. Siete in piedi nel grande atrio con il pavimento di marmo bianco, circondati da sculture di alabastro. Giù in fondo, oltre due gigantesche porte, ecco il campo di addestramento, dove centinaia di gargoyle si esercitano nella lotta corpo a corpo, ridendo se qualcuno dà un colpo bene assestato, mentre le spade cozzano contro gli scudi di metallo. Ascoltate le enormi ali che sbattono quando i gargoyle si alzano in volo per addestrarsi nel combattimento aereo. Il castello brulica di attività. Riuscite a vederlo? Conservate l’immagine nella vostra mente…?