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Court (Crave, #4)(13)

Author:Tracy Wolff

La Bestia scuote la testa.

?Non vuoi giocare a scacchi??

?Non c’è tempo.? Infilza l’aria con la regina dei vampiri.

?La regina dei vampiri non ha più tempo? Non è che la cosa mi dispiaccia più di tanto, lo sai, vero??

Questa volta il gargoyle sospira, come se fosse deluso dal fatto che non capisco quello che vuole da me. E mi dispiace, sul serio, però non è che questo suo modo confuso di esprimersi mi faciliti le cose. Ma, ovviamente, chi sono io per dirlo? Se passassi mille anni incatenata in una grotta con creature paranormali che arrivano regolarmente da tutto il mondo per cercare di uccidermi, anche la mia padronanza della lingua – e della realtà – alla fine risulterebbe un po’ labile.

Però, anche se lo capisco, adesso interpretare il suo consiglio mi risulta ancora più difficile. Perché, se mille anni di isolamento l’hanno fatto impazzire, come posso fidarmi di quello che sta cercando di dirmi?

Tutto questo macello si sta trasformando in un incubo terrificante, penso con un sospiro.

?Grace.?

Pronuncia il mio nome con tanta urgenza – e autorevolezza – che automaticamente scatto sull’attenti.

?Sì??

?In guardia. Sta’ in guardia.?

Dimmi qualcosa che non so. ?Lo so, sto in guardia. Credimi, stiamo tutti parecchio in guardia con la Corte dei vampiri. Cyrus…?

?No!? Mi punta gli occhi addosso, poi abbatte la regina dei vampiri con tanta forza che mi aspetto vada in pezzi. Invece no. Anzi, non si scheggia neppure.

E non è un segno sinistro questo? Ci manca giusto che Delilah sia indistruttibile quanto Cyrus!

?La regina?? chiedo allungando la mano verso il pezzo degli scacchi. ?Mi stai mettendo in guardia da Delilah??

Immagino che la molli, ora che si è fatto capire, invece continua a stringere il freddo pezzo di marmo anche quando io cerco di prenderlo. Appena le nostre dita si sfiorano, avverto una strana elettricità percorrermi il corpo. Istintivamente tento di afferrare il filo color platino del mio gargoyle, ma, prima che riesca a farlo, una scarica di energia mi investe con tanta forza da togliermi il respiro.

All’inizio penso che sia soltanto una scossa, l’elettricità statica che si crea quando due persone si toccano. Però non ho più avuto scosse dalla prima volta che mi sono accidentalmente trasformata in gargoyle. Faccio per ritrarre la mano con una risatina nervosa e accenno una battuta, ma è troppo tardi. Lui si sta ritrasformando in pietra, e anch’io, con le nostre due mani che ancora stringono forte la regina dei vampiri.

8

LA FINESTRA SUL CORTILE

è UNA sensazione che conosco.

è come diventare di pietra, ma è diverso. Quando mi trasformo in gargoyle, avverto uno strano pizzicore salirmi dai piedi fin su nelle braccia, talmente veloce che quasi non me ne rendo conto. Mi invade tutto il corpo: minuscole punture di elettricità ovunque, che mi acuiscono i sensi anziché ottunderli, che inaspriscono la sensazione del cuore che batte, dei polmoni che respirano, del sangue che scorre. Che mi affinano la mente al punto che è come se vedessi tutto, avvertissi ogni cosa, con il tempo che rallenta mentre le mie reazioni accelerano.

Però adesso non è così, assolutamente.

Sta succedendo altrettanto in fretta, ma sono consapevole di ogni cellula del mio corpo mentre l’elettricità mi invade, strisciando lungo ogni terminazione nervosa come aghi che mi infilzano la carne, altro che punture di spillo! I piedi, le gambe, le mani, il petto, le spalle: il dolore è quasi insopportabile. Quando arriva alla testa, apro la bocca per lanciare uno strillo straziato, però è troppo tardi: sono già solida pietra, e il grido mi muore nel petto.

I miei sensi sono così sopraffatti – io sono così sopraffatta – che mi occorre un secondo per riprendere fiato, e parecchi di più per riuscire a raccapezzarmi. Non so se sia la parola giusta, considerato che non ho assolutamente idea di quello che è appena successo e non capisco neppure se sono ancora qui. E quando mi guardo intorno cercando di trovare una risposta perlomeno a quest’ultima domanda, mi rendo conto di non vedere a più di un metro di distanza.

Tutto il resto è avvolto nella nebbia.

Lì per lì penso di essere sola, e sono talmente terrorizzata che mi immagino un milione di scenari differenti: magari questa è un’orribile trappola orchestrata da Cyrus con l’aiuto di quest’uomo, o forse il vero scopo del re dei vampiri era che liberassimo la Bestia Invincibile per ridurmi in questo stato.

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