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Court (Crave, #4)(15)

Author:Tracy Wolff

Il castello è imponente, con immensi spalti merlati e quattro torri negli angoli.

Ci sono finestre di ogni forma e dimensione, più di quante mi sarei aspettata basandomi sulla mia limitatissima conoscenza dei castelli medievali, ma le vetrate hanno una struttura assai più rudimentale di quanto avrei immaginato. Anche se, ovviamente, non ho la più pallida idea di quando siano nate le vetrate. Magari queste erano il massimo per l’epoca.

Di sicuro il resto del castello sembra il top di gamma.

?Questa è la sua Corte?? chiedo continuando a girare lentamente su me stessa per memorizzare tutto. ?Lei è il re dei gargoyle? E ha costruito lei la Corte??

?Sì, esatto. A proposito, mi chiamo Alistair?, aggiunge con quel suo tono vellutato e raffinato, così diverso da quello a cui ero abituata. ?Però ti sbagli a proposito del titolare della Corte.? Mi sorride e mi prende la mano con il tatuaggio della Corona. ?Questa Corte è tua, mia cara Grace, non mia. Non più.?

A queste parole mi cedono le ginocchia. Quando ho pensato di costruire la Corte dei gargoyle con il denaro del Gruzzolo di Viverna, immaginavo qualcosa di un po’ più piccolo e meno minaccioso. Una cosa più tipo… spiaggia. Un posto in cui una ragazza nata e cresciuta a San Diego potesse sentirsi a suo agio.

Alzo gli occhi sul castello. In questo posto non c’è niente che mi metta a mio agio. Tutto ciò che ho visto finora parla di ricchezza e intimidazione pura. ?Però lei è il re?, insisto, sforzandomi di ignorare la Corona che mi brucia sul palmo. ?Appartiene a lei.?

?Io ero il re.? Il suo sorriso è più dolente che triste. ?Adesso sei tu a governare la Corte dei gargoyle, il che significa che questo castello, questa Corte, appartiene a te e puoi farne ciò che vuoi.?

Al pensiero mi si stringe lo stomaco. Questa storia del governare sta diventando reale, troppo a mio avviso, anche se noi siamo gli unici due gargoyle rimasti. Se riusciremo a sconfiggere Cyrus, ho paura che dovrò davvero occupare il mio posto nel Circolo.

?è per questo che mi ha portato qui?? gli chiedo. ?Per mostrarmi il mio regno??

Alistair scoppia a ridere. ?Spiacente di deluderti, Grace, ma non ti ho portato io qui. Sei stata tu a portare me. E sono davvero felice che tu l’abbia fatto. è…? Si ferma e si guarda in giro passandosi la mano sul raffinato velluto della tunica. ?è bello essere di nuovo qui, anche se soltanto per pochi attimi rubati.?

?Non capisco. Che intende dire, che l’ho portata io qui? Non sapevo neppure dell’esistenza di questo posto…?

?E comunque ci siamo. Davvero impressionante, mia cara. Molto, molto impressionante. Soprattutto considerata la tua giovane età.? Scuote la testa con un’espressione riverente. ?Sei molto più potente di quanto immaginassi.?

Sono davvero confusa e probabilmente me lo si legge in faccia, perché Alistair salta su e dice: ?Andiamo a fare un giro, d’accordo? E, nel frattempo, cercherò di rispondere a tutte le tue domande?.

?E ne ho parecchie?, lo avverto mentre iniziamo a passeggiare in questo cortile gigantesco come se fossero le cinque del pomeriggio e stessimo prendendo un tè e non aspettando che Cyrus e il suo esercito ci assaltino per distruggerci tutti. ?Innanzitutto, com’è che qui parla con tanta facilità? Di solito fatica a farlo.? A queste parole, inarca un sopracciglio e io mi affretto ad alzare le mani in un gesto di scusa. ?Senza offesa, ovviamente.?

?Non sono offeso?, risponde, anche se ha un’espressione severa, gli occhi socchiusi. Però posso dire quanto le differenze che trovo in lui siano bizzarre? Mi spiego: mi rendo conto che è rimasto rinchiuso per mille anni e che questo deve avergli provocato parecchi problemi. E non sto dicendo che, come Bestia Invincibile, non facesse una paura terribile, anzi. Però nel re dei gargoyle, in questo Alistair, c’è qualcosa che intimorisce un milione di volte di più.

Camminiamo in silenzio per un po’ e, a ogni passo, i tacchi dei suoi stivali colpiscono il marmo lucido producendo un rumore secco. Sto cominciando a pensare che, nonostante l’abbia promesso, non intenda rispondere alla mia domanda perché dice: ?Guidare il nostro popolo non è un compito facile, comporta molte responsabilità nei confronti del mondo e della nostra gente. Una di queste è essere aperto ai sudditi, sempre?. Fa un lungo e lento sospiro, poi prosegue: ?I gargoyle sono stati creati per essere portatori di pace e per restituire equilibrio al mondo degli umani e dei paranormali. Per aiutarci in questa missione ci è stato concesso un dono, che, sono sicuro, avrai già sperimentato: possiamo comunicare tra noi per via telepatica. è così che coordiniamo gli attacchi e pattugliamo meglio i territori?.

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