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Court (Crave, #4)(17)

Author:Tracy Wolff

Il che mi ricorda… ?Che intendeva dire?? chiedo mentre l’ennesimo cespuglio prende vita; è di un bel color corallo acceso che mi strappa un sorriso nonostante la gravità della situazione. ?A proposito del fatto che il mio potere è inconfondibile??

?Sono il compagno di tua nonna da quasi due millenni. Riconoscerei il suo potere ovunque, e tu, mia cara, lo possiedi senza ombra di dubbio.? Mi strizza l’occhio. ?E poi sei una combattente nata. Hai la mia stessa tempra.?

Di questo non sono tanto sicura, considerato che, in genere, sono le mie battaglie a scegliere me e non il contrario. Non le rifuggo, ma non è neppure che me le vada a cercare. è solo che in questo mondo nuovo ci sono un bel po’ di persone che, a quanto pare, mi vogliono morta. E dal momento che io non ho voglia di morire… combattere è in pratica l’unica opzione che mi resta.

Questo però non mi sembra proprio il momento adatto per discutere del mio spirito combattivo, visto che mio nonno ha appena sganciato un’altra bomba. ?Ho anche una nonna??

?Certo che hai una nonna! Ed è un diavolo di donna, decisamente la femmina più cocciuta e coraggiosa che abbia mai conosciuto.? Poi mi studia. ?Cioè, fino a ora.?

Sembra che voglia aggiungere qualcos’altro, invece si blocca e i suoi occhi diventano vacui, come se cercasse qualcosa dentro di sé. Il silenzio tra noi si dilata, e allora mi torna in mente quello che mi ha detto quando mi ha dato la Corona e la donna di cui ha parlato con tanta veemenza. Si riferiva sempre a mia nonna? E, in tal caso, come può essere viva, se Alistair e io siamo gli unici due gargoyle al mondo?

Sto per domandarglielo, però lui tira un sospiro di sollievo e i suoi occhi ritrovano la concentrazione. ?è viva. Lo sapevo, ma dato che tu non sapevi niente di lei, temevo che…? Scuote la testa come per scacciare pensieri di cui preferisce non parlare. ?Però sta bene ed è ancora in gamba. Dovresti conoscerla. Magari potresti portarmi con te. è in collera con me da un millennio, però so che anch’io le sono mancato. A me lei è mancata moltissimo.?

?è viva?? domando con un fremito di eccitazione nonostante abbia ancora lo stomaco in subbuglio. ?Là fuori c’è un altro gargoyle? Credevo fossimo gli unici rimasti.?

Adesso è Alistair a guardarmi incredulo. ?Prima di tutto, tua nonna ti morderebbe – o ti trasformerebbe in qualcosa di molto, molto viscido – se anche solo dovesse sospettare che l’hai scambiata per un gargoyle. Lei mi ama, ma ha decisamente un complesso di superiorità nei confronti della pietra.?

Alza gli occhi al cielo e scoppia a ridere. Per un istante, assomiglia a un ragazzino, così diverso dalla povera Bestia torturata che abbiamo lottato per liberare che non riesco a trattenermi dal ridere insieme a lui.

Poi, però, si fa subito serio. ?Tua nonna è la mia compagna, l’amore della mia vita.?

Mi si spezza il cuore al pensiero che sia rimasto lontano da lei per mille anni. Penso a Hudson, a quanto mi sento al sicuro e felice tra le sue braccia, e a quanto soffrirei se venissi separata da lui. Non per qualche giorno, ma per una vita intera.

La sola idea mi fa stare male, più di quanto avrei mai immaginato. Provo compassione per Alistair e per la sua compagna, chiunque sia.

Lo vedo sbattere le palpebre per scacciare le lacrime; forse spera che non le abbia notate. ?Credi che potresti condurla qui? Solo per un pochino? Mi manca così tanto.?

?Io…? Mi si spezza la voce e mi schiarisco la gola nello sforzo di trovare qualcosa da dire. Mi piacerebbe moltissimo portarla qui, se sapessi dov’è qui. O dove si trova lei. O come diavolo ho fatto a portare noi due in questo posto che non ho mai visto prima, e di cui non ho mai nemmeno immaginato l’esistenza.

?Mi piacerebbe moltissimo?, dico alla fine, e sono sincera. ?Lei sa dove si trova la sua compagna??

?Non lo so, credevo che ti avrebbe trovata lei…? Si interrompe con un gran sospiro. ?Be’, allora è un peccato. Speravo davvero di vederla prima o poi. Lei sapeva placare le voci nella mia testa quando niente e nessuno ci riusciva. Speravo che potesse farlo anche adesso, in modo da poterti aiutare a pianificare una strategia per affrontare la battaglia imminente.?

Queste parole sono un altro pugno nello stomaco, già messo a dura prova. ?Soltanto lei è in grado di placare le voci?? chiedo.

?Per ora sì?, risponde lui con tono grave.

?Anche se sono tutti morti continuano a parlarle??

?Morti?? Lo sguardo che mi rivolge è a metà tra l’offeso e il confuso.

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