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Court (Crave, #4)(18)

Author:Tracy Wolff

?Cioè, scomparsi.? Mi affretto a cambiare tattica, dato che l’ultima cosa che voglio è offenderlo. ?Anche se non ci sono più??

Questa volta pare perplesso. ?Ma i gargoyle non sono scomparsi, mia cara. Sono intorno a noi, e non smettono mai di parlare.?

Ora sono io quella confusa. ?Che significa che sono intorno a noi??

Forse gli anni di isolamento hanno danneggiato il suo cervello più di quanto credessi.

?Sono intorno a noi?, ripete con un ampio gesto del braccio, come un imbonitore a una fiera paranormale.

E intanto appoggia la mano sugli immensi battenti di legno davanti al castello e li spalanca, rivelando un cortile erboso ancora più grande. E, sparsi per tutto il cortile, ci sono decine e decine di gargoyle, ciascuno con una robusta spada in mano e un ancor più robusto scudo.

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LIEVE COME UNA PIUMA, PESANTE COME UN SASSO

QUESTA volta sono io a rimanere a bocca aperta per lo stupore, ma credo che nessuno possa biasimarmi. Da mesi, ormai, credevo di essere l’unico gargoyle rimasto, e adesso, proprio davanti a me, ce ne sono così tanti da riempire un cortile grande quasi quanto un campo da calcio.

?Ma sono… ma sono veri?? chiedo, sforzandomi di far uscire le parole dalla gola improvvisamente troppo stretta. è sconvolgente – in senso positivo – scoprire che non sono sola al mondo. Che ci sono persone come me.

Amo Hudson e Jaxon e Macy e Flint, per non parlare degli altri miei amici. Li adoro, davvero, e so che ci sarà sempre un posto per me tra loro. Che mi faranno sentire a casa. Questo però non significa che qualche volta anch’io non abbia desiderato sapere con certezza chi e che cosa sono in un mondo che non fa che confondermi. Sì, tutti hanno le proprie preoccupazioni e i propri problemi, ma, perlomeno, non devono continuamente lottare con l’essenza della propria identità. Hudson è un vampiro al cento per cento. Flint è innegabilmente un drago. E Macy è senza ombra di dubbio una strega.

Ma, cosa più importante, loro sanno che cosa questo significhi. Sanno ciò che possono fare, ciò che possono sopportare e a che cosa possono sopravvivere.

Quanto a me… fino a qualche mese fa avrei detto di sapere esattamente chi ero. E in parte è così. Sono Grace. Mi piacciono l’arte e i vecchi film, la storia e Harry Styles, la Dr Pepper e ballare per ore. Prima che i miei genitori morissero, pensavo di iscrivermi all’università di Santa Cruz per studiare biologia marina. E adesso vivo in Alaska, perlomeno ancora per un po’。 Non so che cosa succederà tra dieci minuti, figuriamoci nei prossimi quattro anni. E sono un gargoyle.

Che è forte. Lo è davvero, per molte, moltissime ragioni. Lo adoro. Ma, stando qui, di fronte a un cortile pieno di creature paranormali che mi assomigliano nel profondo, mi rendo conto che finora una parte di me si è sentita sola. Quella parte di me che vorrebbe qualcuno con cui scambiare le impressioni, con cui parlare di tutte le cose pazzesche che mi succedono dentro e che capisca che cosa significhi davvero essere un gargoyle.

E adesso, qui davanti, ci sono un sacco di persone che lo capiscono. Che sono a conoscenza della nostra storia e dei nostri poteri. Non le conosco ancora, magari non le conoscerò mai, però scoprire che esistono mi fa sentire un po’ meno sola.

?Sono veri, mia cara ragazza.? Alistair mi sorride indulgente. ?E questo gruppo è soltanto una goccia nel grande mare di gargoyle che ci sono là fuori, un intero esercito che aspetta soltanto l’occasione di rivendicare la propria identità. Di riprendersi il proprio posto nel mondo sotto la guida della loro regina. Del loro generale.?

A queste parole il mio stomaco fa una serie di salti mortali. Mi stavo abituando all’idea di essere un gargoyle, e forse anche di essere a capo della Corte dei gargoyle, con un posto nel Circolo. Ma questo valeva quando credevo che di gargoyle non ce ne fossero più. Ora, invece, scoprire che ce ne sono moltissimi e che io dovrei essere la loro regina – e, cosa ancora più sconvolgente, il loro generale – è più di quanto possa sopportare. Perlomeno nessuno ci ha ancora visti. Mi serve tempo per metabolizzare.

?Ti farebbe piacere conoscerne qualcuno?? propone Alistair.

?Posso incontrarli?? Il mio cuore accelera i battiti. ?Nel senso, parlare con loro??

?Ma certo. In fin dei conti, sei la regina dei gargoyle.?

?Ma se io sono la regina?, chiedo lasciandomi guidare oltre il portone riccamente intagliato, ?lei che cosa sarebbe??

Le mie parole lo lasciano interdetto, e lì per lì penso che non risponderà. Poi però lui mi guarda di sottecchi e dice: ?Un fidato consigliere, spero?.

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