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Court (Crave, #4)(160)

Author:Tracy Wolff

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UN PUGNALE NEL CUORE è UN SICURO SEGNO DI AFFETTO

RESTIAMO tutti senza fiato e persino Hudson sembra preoccupato. Lascia cadere la spada e corre verso di lei.

Ma fa appena in tempo a muovere un paio di passi che Isadora è già in piedi, e questa volta è rossa di rabbia. ?Tu pensi di conoscermi?? gli urla contro.

Pochi secondi dopo un pugnale sfiora la guancia di Hudson e tutti coloro che si trovano da quella parte della stanza si affrettano a spostarsi per evitare di essere colpiti dall’arma o da eventuali altri proiettili che Isadora potrebbe scagliare.

?Tu non sai niente di me!? Un secondo pugnale vola verso Hudson, che stavolta deve abbassarsi per scansarlo.

?Pensi che questa sia la vita che avrei scelto per me?? chiede Isadora.

Altri due pugnali puntano dritti al cuore di Hudson, ed è il mio cuore a fermarsi finché lui non fa un salto di almeno due metri per evitarli.

?Pensi che ci tenessi a essere la bastarda di Cyrus??

Parte un altro pugnale. Questo è lungo e ha un’aria cattiva, tanto che Hudson non si muove abbastanza in fretta e viene colpito di striscio alla spalla. Dalla manica strappata della sua tunica cola un rivolo di sangue.

?Un’arma in più da usare contro la sua compagna??

Questa volta scaglia un pugnale nero mirando a un occhio di Hudson. Tutta la folla lancia un ?Oooh? terrorizzato e io trattengo il fiato fino a quando Hudson non si scansa.

Ormai ho le mani sudate e il cuore che batte a mille. Il panico è come un uccellino spaventato intrappolato nel mio petto che sbatte le ali contro le costole mentre cerco di decidere che cosa fare. Vorrei intromettermi, ma il mio istinto mi dice che Hudson non mi ringrazierebbe se ci provassi. Questa cosa riguarda solo lui e sua sorella.

Saperlo, però, non mi rende più facile restare a guardare.

?Tu puoi anche credere che avessi una scelta, ma non è affatto vero.?

Lancia un pugnale dritto al cuore di Hudson, ma lui lo schiva.

?Mi è stata data solo una scelta. Una?, riprende lei a denti stretti.

Questa volta il pugnale che scaglia contro Hudson è corto, con un grosso rubino incastonato nell’elsa. Lui lo evita all’ultimo secondo.

?Rendermi utile. O non avere alcun valore.?

Un altro pugnale, un’altra schivata.

?Essere una figlia ubbidiente.?

Ancora due pugnali in rapida successione.

Hudson smette di tentare di scansarli: stanno arrivando troppo in fretta e lui è esausto, così si limita a disintegrarli prima che lo tocchino.

Ma così la fa infuriare persino di più, cosa che non pensavo fosse possibile finché la vedo lanciare una scarica di pugnali con una rapidità impressionante, uno dopo l’altro.

Hudson li disintegra tutti e lei li scaglia ancora più velocemente.

?Oppure essere rinchiusa in una cripta.?

Altri sei pugnali, uno per ogni parola.

Il fatto che lui li stia neutralizzando tutti dovrebbe farla riflettere. Ma la sua rabbia la rende soltanto più frenetica, finché le parole e i pugnali volano in perfetto sincrono.

?Dopo…?

Un altro pugnale.

?…mille…?

Un altro pugnale.

?…anni.?

Un altro pugnale.

?…avrei…?

Un altro pugnale.

?…fatto…?

Un altro pugnale.

?…di tutto.?

Un altro pugnale.

?Avrei…?

Un altro pugnale.

?…ucciso…?

Un altro pugnale.

?…chiunque?

Un altro pugnale.

?…pur di non tornare laggiù.?

Una raffica di pugnali, così veloci e così numerosi che Hudson fa appena in tempo a disintegrarli prima che lo raggiungano.

?Non ci tornerò mai più.?

Un altro pugnale, dritto alla gola.

Hudson agita una mano e lo disintegra, però la sua espressione mi dice che non ha importanza se il coltello lo colpisca o no. Le parole di Isadora l’hanno ferito più profondamente di qualunque pugnale.

?Isadora, io…?

?Non osare parlarmi?, sibila lei. E poi, come in un film horror, lancia un ultimo pugnale dritto al cuore di Hudson. Quando lui muove la mano per disintegrarlo, quello si riforma e riprende il proprio tragitto e ora è a un centimetro dal suo petto, troppo vicino e troppo veloce perché Hudson possa dissolversi ed evitarlo.

?Hudson, spostati!? urlo. ?Presto!?

Il mio avvertimento arriva in ritardo. Il pugnale gli si conficca nella spalla.

Ma in verità, da vero vampiro qual è, Hudson sembra accorgersi a malapena di avere un coltello che gli spunta dal corpo. Invece è completamente concentrato su Isadora e su quello che ha appena fatto.