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Court (Crave, #4)(171)

Author:Tracy Wolff

Allungo le mani, gli afferro la camicia e mi stringo a lui. Sento ancora il sapore della sua rabbia, ma non la combatto. Mi arrendo a lei… a lui.

Do tutta me stessa a Hudson, alla sua oscurità e alla sua luce. Al dolore che alberga in lui e alle emozioni che lo stanno distruggendo dentro. Mi arrendo a tutto questo e mentre comincio ad affondare, prego che sia sufficiente per riportarlo da me. Che sia sufficiente per riportarlo da noi.

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GUERRA E PACE

SONO immersa nell’oscurità quando Hudson, alla fine, si ritrae.

?Stai bene?? chiede, con gli occhi luccicanti di rabbia e di una sete di sangue che non si è ancora placata.

?Certamente.? Allungo le mani per afferrarlo di nuovo, ma lui indietreggia. Il suo rifiuto mi ferisce come la lama di un coltello, alimentando anche una nuova ondata di rabbia.

?Non avrei dovuto prenderne così tanto. Mi dispiace. Non volevo farti male.?

?Perché ti comporti sempre in questo modo?? chiedo. ?Perché pensi sempre di avermi fatto male? Credi forse che non te lo direi? Bella fiducia che hai in me!?

?Non è di te che non mi fido, Grace.?

?Lo so bene?, ribatto con asprezza. ?Ma devi smetterla di avere tanta paura di potermi fare male.?

Il suo sguardo si fa gelido e lo vedo alzare il suo solito muro… Credo che neppure lui sappia se lo scopo è tenere me fuori o lui dentro, al sicuro. ?Tu non sai di cos’ho bisogno, Grace.?

Allargo le braccia in un gesto esasperato. ?Forse è perché tu non me lo dici!? Lo guardo con gli occhi socchiusi, le mani sui fianchi, poi recupero la maglietta e me la infilo. ?Non ti è mai venuto in mente che se la piantassi di sfuggire al dolore, se lo condividessi con me, forse potremmo superarlo? Insieme??

Lui ride, però senza un briciolo di gioia. ?Noi non possiamo superare niente insieme. Ti ho già detto come mi sento quando uso il mio dono. Ti ho pregato di togliermelo, ma tu ti sei rifiutata. Quindi no, non c’è modo di risolvere la situazione e, decisamente, non c’è neppure modo di aggirare l’ostacolo.?

?Aggirare quale ostacolo?? chiedo con un nuovo moto di rabbia. ?Dici stronzate del genere, e poi non spieghi mai niente. O parli chiaramente o stai zitto, però smettila di trattarmi come se fossi stupida perché non capisco che cosa non vuoi dirmi.?

?Sto cercando di proteggerti…? inizia, ma lo interrompo con uno sguardo infuocato.

?Quando mai ti ho chiesto di proteggermi? Io sono la tua compagna, il che significa che siamo partner. E i partner condividono le cose, anche se sono cose brutte. Perciò vuota il sacco, okay??

Però lui non lo fa, almeno non all’inizio. Se ne resta lì con gli occhi fissi nei miei e respira. Respira e basta. è una cosa così strana per lui che mi spiazza: sembra quasi che stia per avere un attacco di panico.

Ma prima che possa riprendermi dalla sorpresa, lui fa un altro respiro profondo, poi mi annienta con le sue parole: ?Ogni volta che disintegro qualcuno, quel qualcuno porta via con sé un pezzo della mia anima?.

Non mi aspettavo certo di sentire una cosa del genere, eppure non è del tutto inattesa. Non ho dimenticato il suo commento su Izzy che è diventata un Sifone dell’Anima: ora si incastra perfettamente con l’informazione che mi ha appena dato. Oddio, i loro più grandi doni, quelli che si sono sviluppati in seguito alle peggiori torture, hanno avuto origine dalle loro anime spezzate.

Hudson sa come entrare nell’anima delle persone per disintegrarle perché per lui è naturale scrutare dentro la propria anima e fare lo stesso. E Izzy, invece? Ha perso la sua anima in quella cripta dopo mille anni di solitudine? Ha dovuto imparare a rubare le anime degli altri per ritrovare la propria? è un pensiero orribile, ma, d’altronde, questa storia è orribile.

Per quanto tutto questo sia tragico, mi rendo conto di avere sbagliato a non costringere Hudson a parlare prima. Dopo quello che ha passato, non avrebbe mai abbattuto quel muro volontariamente. E adesso ci vorrà un martello pneumatico per farlo. Il che significa che non si arrenderà senza lottare. Io non voglio ferirlo, però non posso lasciarlo così, altrimenti continuerà a fare del male a se stesso.

?Nessuno ti sta rubando l’anima, Hudson. Sei tu che stai permettendo a loro di farlo.?

Mi guarda sbalordito, poi la rabbia prende di nuovo il sopravvento. ?Credi che voglia sentirmi in questo modo? Pensi davvero che non darei qualunque cosa pur di non perderti un’altra volta??

?Cosa ti fa pensare che mi perderai?? chiedo, ora che tutto sta diventando più chiaro.