Home > Books > Court (Crave, #4)(186)

Court (Crave, #4)(186)

Author:Tracy Wolff

?Pronta?? mi domanda Hudson mettendomisi di fianco dall’altra parte di Remy.

?Per quanto possa esserlo?, rispondo, e gli prendo la mano.

?D’accordo, allora?, sorride Remy. ?Si parte.?

E senza aggiungere altro, noi tre varchiamo il portale per primi.

103

BLOCCO TOTALE

E IO che credevo che i portali di Macy fossero belli.

Ma se i suoi sono le BMW dei portali, quelli di Remy sono le Maserati. Veloce, elegante e decisamente grandioso, con quei colori sgargianti che ci roteano tutto intorno, il portale ci deposita nel cuore della Corte dei vampiri. Niente tonfi o allungamenti, dolori o pressioni: giusto un paio di passi e siamo arrivati, anche se avrei preferito che fosse fuori dalla cella delle segrete e non all’interno.

Gli studenti sono tutti lì, per quanto mi è dato di vedere, e tiro un sospiro di sollievo nel constatare che Cyrus ha rispettato la sua parte del patto e sono ancora tutti incolumi. Mekhi, Rafael e Byron si precipitano a stringere Jaxon in un abbraccio di gruppo.

?Ehi, che bello vederti?, dice Mekhi assestandogli una pacca sulla spalla.

?Datemi solo un secondo e apro un portale che ci porti via di qui?, dice Remy.

?Come fai a usare la magia in queste celle?? domanda Izzy, e per la prima volta nella sua voce colgo un accenno di ammirazione.

Remy le strizza l’occhio. ?Forse ho anch’io i miei segreti, chérie.?

La risposta è coperta da un rumore di passi pesanti che scendono le scale delle segrete, poi Cyrus compare davanti alla porta della cella.

?Ce l’hai?? chiede. La sua voce trasuda bramosia.

?Sarei qui se non ce l’avessimo?? ribatte Izzy.

?Mostramela!? ordina lui con rabbia, e intanto fa segno a una guardia di aprirle la porta della cella.

Izzy esce tranquilla tenendo in alto l’anello con la potente pietra arancione. Cyrus fa una risata chioccia – sembra proprio che starnazzi –, quindi le strappa l’anello di mano e lo fissa come se fosse Gollum del Signore degli anelli. Giuro che a questo punto non mi stupirei se cominciasse ad accarezzarlo chiamandolo ?il mio tessoro?. Mi si attorciglia lo stomaco a vederlo tenere tra le mani l’unico oggetto in grado di fare di lui un nemico ancora più potente, ma stringo i denti e mi ripeto che non c’era altra scelta.

?Quando le vostre statue sono scomparse, non mi sono minimamente preoccupato?, ci dice senza prendersi la briga di alzare lo sguardo dalla Pietra. ?Ero sicuro che saresti ritornata con quello che cercavo, Isadora.? I suoi occhi avidi sono ancora incollati all’anello, tanto che non si accorge di come lei raddrizzi leggermente le spalle, di come sporga il mento in fuori al suo elogio. E quando poi Cyrus agita una mano e aggiunge: ?Ma era ovvio che lo avresti fatto. Sapevi che cosa ti sarebbe successo altrimenti?, nessuno si stupisce che quello che sembrava un complimento in realtà non lo fosse.

Nessuno tranne Izzy, che maschera la delusione appoggiandosi al muro vicino e tirando fuori un pugnale per pulirsi le unghie. ?Il mio unico scopo è compiacerti, padre.?

Ora che la porta è aperta, usciamo in fretta in fila indiana: Jaxon, Hudson, Macy, Eden e Dawud, oltre a Remy e Calder. Ma quando il resto dell’Ordine fa per seguirci, Cyrus agita una mano e le guardie chiudono la porta di scatto.

?Non stai dimenticando qualcosa?? chiede Hudson con le sopracciglia inarcate.

Cyrus non risponde, cosa che mi incute paura, però in modo completamente diverso. Negli ultimi mesi l’ho visto in diversi stati d’animo: arrabbiato, sprezzante, risoluto, tronfio… ma mai così.

Non l’ho mai visto tanto ossessionato da qualcuno o qualcosa, neppure da me, e dire che mi odia davvero moltissimo.

Passano quasi trenta secondi senza che ci abbia dato una risposta, per cui decido di intervenire. ?Ha scordato i ragazzi e gli insegnanti. Aveva promesso che li avrebbe liberati, e non intendiamo andarcene senza di loro.?

A questo punto rialza la testa di scatto e mi fissa con gli occhi socchiusi. ?Questa è la mia Corte?, mi dice con un tono che non ammette repliche. ?Ed è casa mia. Ve ne andrete quando vi dirò che potete andarvene, e rinuncerete a quel che vi ordinerò di lasciar perdere. E in questo momento vi ordino di scordarvi dei ragazzi e togliervi dalle palle. Prima che cambi idea e decida di tenervi qui.?

?Ma avevamo stipulato un contratto?, protesto, e indico il tatuaggio sul mio avambraccio.

?Appunto, e tu non hai rispettato la tua parte dell’accordo?, ribatte lui. ?è stata Izzy a portarmi l’anello, non tu.?

Sento un tuffo allo stomaco mentre passo lo sguardo sulle facce dei miei amici. Dovrò chiedere a Hudson di illuminarmi su tutti i possibili cavilli dei contratti magici. Ma per ora vorrei soltanto prendermi a schiaffi da sola. Come ho potuto non prevedere un trabocchetto del genere?