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Court (Crave, #4)(187)

Author:Tracy Wolff

?Be’, allora direi che abbiamo un problema, papà.? Hudson si fa avanti. ?Perché non intendiamo andarcene senza di loro.?

Per un attimo Cyrus sembra infastidito. ?Be’, allora potete tornarvene nelle segrete con loro. Decidete voi.? Alza una mano e le guardie vampiro in attesa contro il muro di fondo muovono verso di noi.

Ha smascherato il bluff di Hudson, il che vuol dire che non abbiamo più tempo né opzioni. Dovrò avvicinarmi quanto basta per toccarlo e sperare che gli altri sappiano trarre vantaggio dalla mia iniziativa. è un pensiero che mi fa accapponare la pelle, d’altronde Cyrus non mi ha lasciato altra scelta.

Scocco un’occhiata a Hudson e Remy, ed è evidente che entrambi sanno che cos’ho in mente. Hudson annuisce e Remy inarca il sopracciglio come per darmi il via libera.

?Non sta dimenticando qualcosa?? domando avvicinandomi.

?Mia cara Grace?, dice, anche se dal suo tono è chiaro che non gli sono cara per niente. ?Mi hai già consegnato tutto ciò che mi occorre.? Si fa scivolare l’anello al dito e ravviso l’istante in cui avverte il potere della Pietra di dio. è scosso da un tremito in tutto il corpo e una gioia empia gli illumina il viso. Ma nello stesso tempo è distratto.

Era quello che stavo aspettando, l’occasione per toccarlo. Guardo di sottecchi Hudson per assicurarmi che sia pronto a balzare addosso alle guardie, poi allungo la mano verso Cyrus nel momento in cui Hudson afferra quella che gli sta più vicina. Cerco dentro di me e sfioro il filo verde con il dorso della mano.

E di colpo Cyrus si immobilizza. Però, con orrore crescente, mi rendo conto che devo aver sfiorato anche il filo color platino – quei due fili sono davvero troppo appiccicati – e così facendo mi sono bloccata insieme a lui.

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GUERRA TRA TITANI

QUESTO filo verde dovrebbe proprio essere fornito con un manuale di istruzioni, perché il mio ultimo desiderio era quello di rimanere bloccata nel tempo con Cyrus. Insomma, a chi mai potrebbe far piacere ritrovarsi intrappolato da qualsiasi parte con quell’uomo, per di più all’interno della sua mente? Quando uscirò di qui, dovrò farmi un miliardo di docce con il Lysoform soltanto per liberarmi di questa sensazione viscida.

Se devo essere sincera, sono sorpresa che non mi stia urlando di sparire subito dalla sua testa mentre percorre a lunghe falcate il corridoio di marmo nero, vestito all’ultima moda di una decina di secoli fa, o almeno credo. Calzamaglia nera con sopra calzettoni grigi fantasia che gli arrivano fino al ginocchio, una lunga tunica nera con ricami in argento sulle maniche e tutto intorno all’orlo, cintura e stivali di pelle nera e una mantella color argento appuntata sulla spalla sinistra.

Ogni capo di abbigliamento – comprese le calzature ai piedi – è perfetto, ma, del resto, da Cyrus non mi aspetterei niente di meno. Persino nel cuore della battaglia, l’ho sempre trovato di un’eleganza ineccepibile.

Non ho la benché minima idea di dove stia andando, anche se capisco che siamo sempre all’interno della Corte dei vampiri, in ogni caso ha fretta di arrivarci: cammina così velocemente che se voglio tenere il passo devo per forza correre. In fondo al corridoio c’è una massiccia porta di legno, che Cyrus spalanca e varca con decisione.

Un vano spazioso, che sembra un ufficio o una sala conferenze, ma man mano che Cyrus si avvicina al centro della stanza, mi rendo conto che è una sala operativa. L’ambiente è dominato da un grosso tavolo rotondo, con una mappa incorporata nel ripiano e gruppi di segnalini di vari colori sparsi sopra. Al tavolo siede un uomo più anziano, che la sta studiando insieme al gruppetto di servitori sull’attenti alle sue spalle.

Quando mi avvicino, vedo che vi sono elencati i vari tipi di paranormali suddivisi per regione, insieme ai loro punti deboli e al modo migliore di eliminarli o sottometterli. Perché a quanto pare il tentativo di Cyrus di ottenere il controllo del mondo non è una novità degli ultimi tempi.

Appena la porta si richiude alle sue spalle, Cyrus si toglie la mantella e la lascia cadere sul divano più vicino. Poi si arrotola le maniche e raggiunge il tavolo al centro della sala.

Dal punto in cui mi trovo, seminascosta da un grosso arazzo e da una statua, sembra una partita a Risiko molto dettagliata… niente di preoccupante, insomma. Direi che mille anni bastano e avanzano per mettere in luce tutti i punti deboli del tuo piano di dominare il mondo.

?Hai fatto progressi?? domanda Cyrus al tizio più anziano, andando a occupare un posto sull’altro lato del tavolo.