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Court (Crave, #4)(200)

Author:Tracy Wolff

?Oh, davvero?? Solleva un sopracciglio e dal momento che sono giorni che non si sistema la pettinatura, i capelli gli cadono sugli occhi. è talmente adorabile che non ci sono parole per descriverlo. Se in questo momento non ci fossero gli altri…

Ma, evidentemente, ce l’ho scritto in faccia quello che provo, perché lo sguardo di Hudson si infiamma all’istante. Nonostante tutto quello che sta succedendo e il posto in cui ci troviamo, mi si blocca il respiro in gola. Per un attimo, ci siamo soltanto noi due nella stanza.

Però la magia svanisce quando Calder chiede entusiasta: ?Muscoli?? Poi, attorcigliandosi una ciocca di capelli al dito e umettandosi le labbra, aggiunge: ?Adoro i ragazzi con i bei muscoli!?

Eden e Macy ridono sotto i baffi alzando gli occhi al cielo…

Ma poi, all’improvviso, sentiamo Delilah parlare a voce così alta che le sue parole riecheggiano per la scala di pietra. ?Non so che cosa voglia dirti quella stronzetta di una statua, Isadora. Continua soltanto a ripetere che è importante.?

A quel segnale, entriamo in azione all’istante.

112

A CASA NON SI TORNA

MACY e sua madre rimangono all’interno della cella per ovvie ragioni, ma in base al patto magico dovrebbero poterci raggiungere nel portale appena avremo preso Izzy. Il resto del gruppo esce e si sparpaglia nel corridoio. Eden, Flint e Dawud si nascondono sulla sinistra della scala, nel caso si renda necessario cogliere Izzy di sorpresa.

Jaxon e Mekhi vanno sulla destra, mentre Hudson, Remy e Calder si piazzano a pochi passi dalla scala per fungere da diversivo. Saranno i primi che Izzy vedrà scendendo e, a quel punto, capirà al volo che c’è qualcosa che non va.

Io mi posiziono appena dietro la scala: è il posto migliore per tendere un agguato a qualcuno, ed è precisamente ciò che intendo fare. Unendo i nostri poteri, potremmo radere al suolo questo posto, ma è l’ultima cosa che desidero. Il che significa – se non vogliamo attirare l’attenzione di Cyrus su quello che sta accadendo qua sotto – che, al momento, cogliere Izzy di sorpresa è la soluzione migliore. Inoltre, dopo tutto quello che è successo, intendo sfruttare ogni vantaggio possibile.

?E non potevi chiederle che cosa voleva, Delilah, invece di trascinarmi ancora in questo buco umido e puzzolente? Lo sai che detesto…?

Si interrompe a metà frase quando vede Hudson, Remy e Calder ai piedi della scala, con l’aria di volerla mangiare per colazione.

Prima che abbia il tempo di fare un altro respiro, le spunta un pugnale in ogni mano, ma io non mi preoccupo, perché allungo subito un braccio e la blocco nel tempo.

In un istante, ci trasformiamo in pietra. Io sono preparata alla sensazione che si prova, ma lei resta completamente disorientata.

Cerca di aggrapparsi al muro di pietra delle segrete, ma è scomparso. Al suo posto c’è la parete verde oliva del salotto della casa in cui sono cresciuta.

Sbatto gli occhi, scioccata di essere finita qui, dal momento che era l’ultima cosa cui stavo pensando quando ci ho congelate nel tempo. Anzi, immaginavo che saremmo finite in un posto che stava nella testa di Izzy, non nella mia. Per l’ennesima volta mi domando come funzioni davvero questo potere. So bloccare qualcuno senza problemi e fermare la lancetta del tempo, come ha accennato Jikan e, per farlo, mi basta sfiorare il mio filo di semidea. Questo credo di averlo capito bene.

Però se tocco il filo verde e anche quello color platino… be’, è lì che la questione si fa confusa. Posso bloccare qualcuno e trasferirlo in un tempo diverso su un piano diverso, come la Corte pietrificata, oppure in un ricordo, come con Cyrus. E allora dov’è che ho portato Hudson in quei quattro mesi o forse più in cui siamo rimasti intrappolati insieme? E perché non riesco a ricordarmi niente di quel periodo?

Scuoto la testa. Adesso non ho il tempo di perdermi in questi pensieri, considerato che ho appena portato un vampiro incazzatissimo nella mia casa d’infanzia.

Mi guardo intorno: sono passati otto mesi dall’ultima volta che sono stata in questa stanza e per poco non lancio un urlo quando capisco che ci ho riportate al giorno in cui sono morti i miei genitori.

Mi tremano le ginocchia, ma le stringo forte perché non sono sola. Sono insieme a Izzy, e se c’è una cosa che ho imparato della figlia di Cyrus, è che è una pessima idea mostrare debolezza davanti a lei. Non so ancora perché siamo finite qui, e me ne dispiace per tutta una serie di motivi. Però non intendo assolutamente darglielo a vedere.

Ma quando mi volto di scatto, mi rendo conto che Izzy lo sa già. Mi sta osservando con un ghigno sulla faccia e gli occhi pieni di disprezzo.