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Court (Crave, #4)(204)

Author:Tracy Wolff

E arrivati alla fine, con mio padre che si alza improvvisamente dal tavolo dell’obitorio e mi dice che è colpa mia se sono finiti lì, ricomincia tutto da capo. E ogni volta la visione è più minuziosa, e aggiunge particolari della mia vita prima che i miei genitori morissero.

Era tutto già in atto ovviamente, intendo le macchinazioni della Dissanguatrice, di Cyrus e della Megera e Dio solo sa di chi altro, anche se io ero beatamente ignara di tutto. O, almeno, credo che fosse già tutto in atto… Non posso essere sicura se quello che vedo è un ricordo o solo un’altra illusione creata da Izzy per ferirmi.

O dovrei dire un’altra illusione incredibilmente efficace, perché quella ragazza sa dove conficcare il coltello per causare più danni possibili, anche metaforicamente parlando. Ogni volta che la scena si ripete, io muoio un po’ di più dentro, anche se mi sforzo di non darlo a vedere.

Voglio dire, zia Rowena soffre da anni a causa mia, torturata nell’orribile prigione di Cyrus e impossibilitata a fuggire per ripagare un favore che ha chiesto per me. E ora che abbiamo finalmente la possibilità di aiutarla e liberarla per sempre, il minimo che possa fare è rivivere uno dei giorni peggiori della mia vita per qualche altra volta ancora.

Il fatto che faccia sempre più male è irrilevante, così come la sensazione di panico che mi sta travolgendo. Ho il respiro affannoso, il battito del cuore accelerato e tremo così forte da battere i denti.

Eppure riesco a controllarmi finché Izzy fa ripartire il ricordo per la sesta volta. Invece di indossare il suo maglione preferito e la gonna nuova, adesso mia madre è ricoperta di sangue. Ha un lato del viso squarciato, i capelli appiccicati alla testa e il petto… C’è una ferita aperta proprio al centro, attraverso la quale vedo il suo cuore che fatica a battere.

?Perché non hai semplicemente detto di sì, Grace?? mi chiede mia madre, scrutando dritta nella mia direzione mentre versa dell’acqua calda nella tazza. ?Perché mi hai fatto del male in questo modo…?

?Basta.? La parola mi sfugge in un gemito sommesso e anche se so che non è vero, anche se so che Izzy sta manipolando le mie visioni, non ce la faccio a guardarla di nuovo. A guardare la mia bellissima, gentile e solare mamma fatta a pezzi.

?Per favore, basta?, mormoro con le guance rigate di lacrime mentre cerco di controllare il panico che mi cresce dentro. Non funziona e lo stomaco minaccia di rivoltarsi. ?Non farlo?, le dico quando riesco a parlare senza timore di vomitare. ?Non devi essere crudele quanto tuo padre.?

?Tu pensi che questo sia crudele?? Izzy mi guarda sorpresa. ?Sto solo cercando di liberarti dal senso di colpa, Grace. Perché torturarti per qualcosa su cui non potevi avere alcun controllo? Qualcosa che non puoi cambiare??

Sembra sinceramente interessata e la cosa mi terrorizza quasi più di quello che mi sta facendo. Al punto che le rispondo: ?Sono i miei genitori. E sono morti?.

?E allora?? Fa spallucce. ?Anche mia madre è morta ed è la cosa migliore che mi sia mai capitata. Ma guardati, lì a piangere come una bambina per due persone che, in ogni caso, sarebbero morte prima di te. Se non altro, essendo scomparsa prematuramente, mia madre non mi ha lasciato nessun complesso materno.?

Sono scioccata. Isadora è davvero convinta che sua madre sia morta? Com’è possibile? Lo sappiamo tutti chi è sua madre… e che è viva e marcia fin nel midollo. Come fa lei a non saperlo?

La risposta è semplice: Cyrus, che preferisce mentire alla sua unica figlia piuttosto che affrontare la verità e le sue conseguenze.

?Ma non è…? Sto per dirle tutto, perché nessuno dovrebbe credere che i suoi genitori sono morti quando non è vero, però poi mi rendo conto che non mi crederà mai finché non lo vedrà con i suoi occhi. E se mi sta facendo questo adesso, non riesco a immaginare che cosa potrebbe farmi se pensasse che le sto mentendo su sua madre.

Meglio tacere per ora e aspettare.

Purtroppo questo significa guardare il ricordo perpetuarsi all’infinito, ogni volta più dettagliato e più lontano dalla realtà. è orribile vedere i miei genitori andarsene in giro per la cucina di casa con le ferite riportate in seguito all’incidente d’auto in bella mostra. Più di una volta sento che sto per cedere, che scongelerò entrambe soltanto per mettere fine alla sofferenza, ma poi non lo faccio. Ripeto invece a me stessa di sopportare per qualche altro minuto se il risultato sarà portare in salvo zia Rowena. E non tornare mai più alla Corte dei vampiri.