Home > Books > Court (Crave, #4)(216)

Court (Crave, #4)(216)

Author:Tracy Wolff

Lui si stringe nelle spalle. ?Ti faccio un esempio. Oggi ti vedo finire sotto un autobus, perciò ti dico di non camminare lungo J Street alle otto di sera. Tu mi dai ascolto. Anzi, non vai neppure al lavoro… però lasci accidentalmente il fornello acceso e dai fuoco alla casa con tutta la tua famiglia dentro.?

Okay, capito. Ma in questo caso è ben diverso. ?Credo che siamo tutti d’accordo sul fatto che è meglio un futuro, di qualunque genere sia, che morire nell’arena per il divertimento di altre persone, Remy.?

Lui sembra riflettere molto attentamente sulle mie parole.

Alla fine fa un respiro profondo e dice: ?Un grande leader non è colui che ha sempre ragione. Un grande leader è colui che consente agli altri di avere ragione?.

Lo guardo senza capire.

?Tu puoi essere un grande leader, Grace?, mi risponde, con una dolcezza tale da spezzarmi il cuore.

?Grazie, Remy?, mormoro, turbata dalla fiducia che ripone in me.

Lui mi cinge in un abbraccio veloce, poi fa segno verso il letto con la testa. ?Avremo senz’altro più possibilità di vincere con queste rune.?

Un istante prima di uscire, si ferma sulla porta e dice senza voltarsi: ?A proposito, ho fatto al tuo ragazzo un regalo più prezioso dell’oro. Potrai ringraziarmi più tardi?.

Mi fa l’occhiolino e se ne va.

121

MORIRE SULLA LINEA TRATTEGGIATA

IL portale di Macy ci trasporta a pochi metri dal negozio di caramelle di St Augustine e Caramelle del mostro sembra ancora più inquietante nel cuore della notte. Siamo tutti d’accordo che non c’è tempo da perdere, dato che l’eclissi della luna di sangue è tra poche ore, quindi speriamo che Tess sia stata sincera quando ci ha detto che le prove potevano iniziare in qualunque momento, di giorno o notte.

Guardo Hudson e sorrido. Il regalo ?più prezioso dell’oro? di Remy è un anello che gli permette di bere il sangue dalla sua compagna e andare comunque in giro alla luce del sole. Devo ammettere che è confortante sapere di avere come unica scadenza l’eclissi lunare e non anche il sorgere del sole. Senza contare il fatto che almeno adesso nessuno saprà più niente della nostra vita sessuale.

In questo momento, però, mentre osserviamo la vetrina del negozio di caramelle, mi sento come una delle protagoniste di quei ridicoli film horror… quelle che si trasferiscono in una casa che sanno benissimo essere infestata e poi invitano a entrare il primo tizio che si presenta alla porta con una maschera da hockey e un coltello insanguinato in mano.

O forse mi sento i brividi addosso perché so che cosa ci aspetta là dentro. Vorrei tanto essere da qualsiasi altra parte tranne che qui!

Ma dato che non posso, prendo per mano Hudson: non c’è nessun altro che vorrei al mio fianco in questo momento. E non solo perché è potente.

?Stai bene?? mi chiede fissandomi con quei suoi occhi incredibilmente azzurri.

?Se per ‘bene’ intendi ‘convinta che questa sia la peggiore idea che abbiamo mai avuto’, allora sì, sto benissimo?, rispondo.

?Io sono sempre convinto che l’idea peggiore che tu abbia avuto sia stata prenderti Jaxon come compagno?, replica sorridendo. ?Direi che questa potrebbe essere la seconda in classifica.?

?Sì, perché, secondo te, essere la compagna di Jaxon e partecipare a una gara da cui nessuno è mai uscito vivo sono la stessa cosa?, ribatto, alzando gli occhi al cielo.

Lui mi guarda dubbioso. ?Secondo me, sono esattamente la stessa cosa. E forse tu sarai così fortunata da uscire viva da entrambe le esperienze.?

?Lo sapete che io sono qui e sento quello che state dicendo, vero?? domanda Jaxon.

Tutti scoppiano a ridere, allentando la tensione, proprio com’era nelle intenzioni di Hudson.

?Ehi, ragazzi, finalmente ho indovinato che cosa mi ha promesso Hudson dandomi l’anello?, annuncio con un gran sorriso mentre ci avviamo verso la porta del negozio. ?Ha giurato di accompagnarmi al karaoke ogni volta che ne avrò voglia.? Hudson fa una risatina sarcastica mentre io poso la mano sulla maniglia della porta. ?E canteremo insieme Story of My Life!? continuo.

Altre risate.

?E se tu fossi stonata come una campana?? mi chiede lui.

?Tu mi ameresti lo stesso?, rispondo.

?è vero?, conferma, ?ma questo non significa che farò il karaoke con te.?

?Ehi!? esclamo con una risata.

?Canterò io con te, chérie?, interviene Remy.

Hudson lo incenerisce con lo sguardo, per il divertimento di tutti.

Tenendo per mano il mio compagno, guardo a uno a uno i miei amici: Flint, Jaxon, Mekhi, Macy, Eden, Byron, Dawud, Remy, Calder e Rafael. La mia famiglia.