Home > Books > Court (Crave, #4)(218)

Court (Crave, #4)(218)

Author:Tracy Wolff

?Magia?, risponde Tess con tono misterioso, poi mi fa l’occhiolino. ?Allora, quanti di voi gareggeranno?? domanda mentre la porta si chiude alle nostre spalle e il caldo della Florida ci investe di nuovo.

?Dodici?, rispondo. ?Mi pare che tu abbia detto che andava bene.?

?Sì, è il numero massimo. Sei sicura che vuoi che muoia tutta questa gente oggi? In effetti, è un po’ che non abbiamo un gruppo così nutrito.? Sembra pensierosa. ?E anche quell’altra volta, ora che mi ci fai pensare, non è stata un successo.? Poi si stringe nelle spalle. ?Quindi, sì. Per me dodici va bene se va bene a voi.? Indica le sedie dietro di noi. ?Sedetevi mentre prepariamo il percorso.?

?Dobbiamo aspettare?? chiede Dawud nervos?.

Non l? biasimo. Ora che siamo qui, anch’io voglio cominciare il prima possibile. Sono sicura che più aspettiamo, più sarà difficile entrare in quell’arena.

?Ci vorranno solo pochi minuti?, dice Tess, e vedo un lampo di comprensione nei suoi occhi. Ma sparisce in fretta e, un istante dopo, sparisce anche lei, correndo giù lungo una scala assurdamente lunga.

122

QUESTA NON è LA VOSTRA BATTAGLIA… O Sì?

LA guardo andare via con il cuore in gola. E quando, alla fine, arriva nell’arena, mi volto verso gli altri. Perché non potrei mai convivere con il rimorso se li portassi con me senza parlare con loro un’ultima volta.

Quando sai di condurre i tuoi amici a morte certa, è giusto concedere loro un’altra possibilità di tirarsi indietro.

?Non siete obbligati a farlo.? Le parole mi escono di bocca senza che me ne renda conto. Non è così che avevo pensato di iniziare la conversazione, ma va bene lo stesso. In fondo, il succo è questo.

?Grace…? inizia Macy, però la blocco alzando una mano.

?No. Lo devo dire?, comincio guardando i miei amici l’uno dopo l’altro. ?Sono io che ho deciso di rubare l’anello a Chastain e di darlo a Cyrus. Io ho fatto trasformare l’intero esercito in pietra. Sono io la regina dei gargoyle, responsabile della loro salvezza, l’ultima della mia razza. Non voi.?

Non mi rivolgo a Hudson, Jaxon e Macy perché so già che cosa risponderebbero. Loro non mi lascerebbero mai da sola, così come io non lascerei loro. Ma se posso salvare qualcuno degli altri, allora devo provare. Non ho idea di come andrà a finire questa faccenda, però se moriamo tutti e dodici sarà un enorme spreco.

?Apprezzo il fatto che siate qui più di quanto immaginiate. Dico sul serio. Ma questa non è la vostra battaglia. Non dovete combatterla. Non penserò male di voi, se deciderete di non scendere in quell’arena. Abbiamo già perso talmente tanto che credo non sia giusto che rischiate di perdere ancora di più. E devo essere brutalmente onesta con voi… Non penso che ne usciremo tutti vivi. Vinceremo? Questo sì. Non so perché, ma me lo sento, davvero. Probabilmente perché abbiamo vissuto innumerevoli tragedie, più di quante chiunque potrebbe mai immaginare, ma siamo ancora qui. Però abbiamo perso degli amici lungo la strada e non voglio perderne altri, mai più. Perciò, per quanto apprezzi la vostra presenza, forse questa è una cosa che devo fare da sola.?

Hudson mi si avvicina e mi posa una mano su un fianco e un’altra sulla spalla. Io mi appoggio a lui, godendomi la sua tranquilla forza e il supporto che mi dimostra in ogni occasione. Indipendentemente da quello che sta accadendo intorno a noi o tra noi o persino nella sua testa, lui mi sostiene sempre e comunque.

Non so se l’ho mai ringraziato per questo, però ho intenzione di farlo.

Inizialmente nessuno dice niente, ma io attendo. Di sicuro qualcuno di loro non vorrebbe essere qui. Di sicuro qualcuno si rende conto di quanto sia avventato quello che stiamo per fare.

Dopo un minuto, o forse due, Calder mi guarda dritto negli occhi e dice: ?Tu sai di non essere così speciale, vero??

Non è quello che mi aspettavo dicesse, ma va bene lo stesso. ?Sì, certo che lo so.?

?Davvero?? Mi guarda torva. ?Perché invece io ho proprio l’impressione che tu sia convinta di dover portare il peso del mondo sulle tue spalle.?

?Io n-non…? Inciampo nelle parole, cercando disperatamente la cosa giusta da dire. ?Cioè, io…?

?Quello che Calder sta cercando di farti capire, chérie?, interviene Remy con gli occhi verdi pieni di affetto e comprensione, ?è che noi abbiamo le nostre ragioni per essere qui. E la lealtà verso di te è solo una di queste.?

?Non è affatto quello che stavo cercando di dire, mio caro ometto che vuole spiegare sempre tutto?, ribatte Calder con gli artigli che improvvisamente brillano alla luce dell’arena. ?Quello che stavo cercando di dire è che il mondo non gira intorno a Grace. Che io ho le mie personali ragioni per essere qui.?