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Court (Crave, #4)(221)

Author:Tracy Wolff

?Saresti comunque bellissima?, dice Dawud con occhi adoranti.

?Indubbiamente?, risponde lei passandosi le dita tra i capelli. ?Ma potrebbero finirmi dei glitter negli occhi e questo non sarebbe per niente piacevole. Ovviamente.?

?Ovviamente?, le fa eco Dawud, leggermente perpless?. Non l? biasimo: a volte sono perplessa anch’io dal comportamento di Calder e io la conosco da più tempo.

Passa un altro minuto, ma ancora non succede niente. ?Dovremmo dividerci?, suggerisce allora Jaxon.

?Sì?, concorda Eden. ?Diamo un’occhiata in giro e vediamo se troviamo qualcosa da fare per attivare questo affare, perché non mi piace per niente aspettare qui come un bersaglio fisso in un poligono.?

?Buona idea?, conviene Macy spostandosi dall’altra parte dell’arena.

Dopo pochi secondi, siamo tutti sparpagliati in giro per controllare il terreno, le pareti, ogni cosa. Eden si trasforma persino in un drago per poter volare e ispezionare la cupola in alto, giusto per essere sicuri di non aver tralasciato niente.

Nel mio settore non c’è nulla da ispezionare, così mi giro verso Jaxon, che è alla mia destra, per vedere se ha trovato qualcosa, ma, all’improvviso, un suono forte simile a un cigolio riempie l’arena. E il terreno sotto i nostri piedi inizia a ruotare su se stesso.

125

MALEFICO TETRIS

IL cuore mi esplode nel petto al ricordo improvviso delle forche caudine e della prigione.

Temendo il peggio, mi addosso al muro, però sembra che la pietra si stia muovendo molto lentamente.

Ma a non muoversi altrettanto lentamente è il gigantesco muro che sale dal pavimento, dividendo l’ambiente – fino a circa mezzo metro dal soffitto – in due parti di grandezza diversa e separando alcuni di noi dagli altri.

Io e Jaxon finiamo insieme in una piccola parte dell’arena che sembra giusto a forma di quarto di luna. Grazie a Dio, la luce roteante di Remy è rimasta con noi, così almeno non siamo al buio.

?è tutto a posto?? chiede Jaxon quando l’arena inizia a girare su se stessa.

?Sto bene. Non va tanto veloce da dare fastidio.? Mi sposto in un angolo della nostra piccola sezione di luna per controllare se è cambiato qualcosa. Sembra tutto come prima e questo mi lascia perplessa. ?Cosa dovremmo fare qui dentro?? domando.

?Non…? Jaxon si blocca quando si sente un grido dall’altra parte, seguito da sibili e ringhi.

?Macy!? urlo, battendo con i pugni sulla parete appena mi rendo conto che è lei che ha strillato.

Un secondo grido, questa volta da uno dei ragazzi, Mekhi, credo, seguito da altri ringhi e da un tonfo molto forte, come se qualcuno fosse stato sbattuto contro la parete.

?Cosa facciamo?? chiedo a Jaxon. ?Non possiamo lasciarli…?

All’improvviso, un mattone di forma strana cade dall’alto e mi colpisce sulla spalla. Fa male, ma, più che altro, è infuocato, perciò scotta.

?Ahi!? mormoro senza fiato, chinandomi per osservare che cosa mi è appena piombato addosso.

Ma Jaxon sta già dissolvendosi verso di me. Mi spinge contro il muro, facendomi scudo con il suo corpo mentre un’altra serie di mattoni, tutti di forma diversa, si abbatte al suolo.

Uno lo colpisce sul braccio e lui stringe i denti per il dolore. ?Brucia?? chiedo.

?è stato più come una scossa elettrica?, risponde tentando di schivare un altro blocco.

Gli sfiora la spalla, però Jaxon deve aver ricevuto un’altra scossa, perché gli sfugge un gemito di dolore e comincia a tremare in tutto il corpo.

?Ecco, vedi?? gli dico. ?Stai cercando di proteggermi, ma non funziona.?

Lui non si sposta e un altro mattone lo colpisce. Questo rilascia una specie di gas che ci fa tossire, togliendoci il fiato.

?Lasciami andare!? grido, strattonandolo con più insistenza mentre tento di allontanarmi da quel fumo nocivo.

Lui rimane immobile. è troppo concentrato sull’idea di proteggermi per accorgersi che in realtà ci sta uccidendo entrambi, così, alla fine, lo spingo via con tutte le forze e gli passo sotto il braccio.

Una volta libera, mi rendo conto che siamo in guai seri, perché i mattoni continuano a cadere, e sempre più in fretta.

?Abbassati!? urlo mentre un grosso mattone bianco simile a un cubo ci piomba addosso.

Jaxon si gira di scatto quando sente un altro grido provenire dall’altra parte dell’arena, seguito dal rumore di acqua che scroscia. Tantissima acqua che scroscia.

Ma ho solo un secondo per soffermarmi a pensare a quello che sta succedendo di là, perché il cubo che è appena caduto comincia a sparare frecce in ogni direzione… e una colpisce Jaxon al polpaccio.