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Court (Crave, #4)(240)

Author:Tracy Wolff

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UN INCUBO DA RICORDARE

?FINALMENTE!? esclama Eden non appena l’arena riacquista il suo aspetto abituale.

Sono tornata dagli altri dopo che la sabbia ha cominciato a filtrare fuori abbastanza in fretta da scongiurare, almeno per il momento, il pericolo di soffocare. Calder mi ha aiutato, con molta calma, a girare il tavolo mettendolo in piedi in verticale, per impedire al pavimento di sollevarsi ancora.

Dopodiché siamo crollati tutti a terra e abbiamo assistito alla conclusione dello spettacolare balletto di Remy sulle note dello Schiaccianoci, mentre io cullavo Mekhi sino a farlo addormentare.

L’effetto delle pozioni è cessato nell’istante in cui, grazie a Dio, dall’altra parte hanno risolto l’enigma. Remy si è sistemato in un baleno il naso rotto, poi ha battuto il pugno con Mekhi e ha detto: ?Io non parlerò mai di quello che è successo se non lo farai nemmeno tu?.

?Pensi che riusciremo a tornare alla Katmere prima della luna di sangue?? chiedo a Hudson, improvvisamente preoccupata. ?Ho l’impressione che l’ultima prova sia durata almeno un’ora!?

?Ehi, abbiamo fatto in fretta a risolvere l’enigma!? ribatte Jaxon con orgoglio.

?Stai scherzando?? esclamo. ?In fretta??

?In realtà ha ragione?, dice Hudson, verificando il tempo sul suo Vacheron Constantin. ?è passata solo una ventina di minuti.?

?Sì, be’? borbotto. ?Peccato che gli incubi dureranno una vita.?

?Tranquilla, Grace?, ribatte Jaxon. ?Volevo soltanto puntualizzare che abbiamo dovuto sconfiggere delle orribili caramelle mou per venire a capo dell’enigma. Per un pelo non abbiamo sforato il tempo, rischiando di dover batterci di nuovo, ma alla fine ci siamo riusciti.?

?Scusa, hai appena detto che avete sconfitto delle… caramelle?? Guardo Jaxon e poi gli altri. ?Santo cielo, avete combattuto contro delle caramelle mou e per poco non avete dovuto affrontarle due volte?? ripeto incredula, con una nota di sarcasmo nella voce.

?Se vuoi saperlo, erano un sacco di caramelle?, precisa Byron con il suo sorriso più ammaliante.

?Non me ne frega un accidente se avete sconfitto quintalate di caramelle. Almeno non vi siete ritrovati pieni di sabbia, anche in posti che è meglio non nominare, e nessuno del vostro gruppo è diventato un pollo.?

Jaxon inarca un sopracciglio, studiando i miei amici. ?Devo indovinare chi è il credulone tra voi??

?Non parlavo di polli in senso metaforico?, ribatto.

Rafael dà una spallata a Byron. ?Te l’avevo detto che avevo sentito un chicchirichì.?

?Oh, ce ne sono stati diversi?, ammetto, quindi mi volto verso Jaxon. ?E giuro su Dio che se ti metti a ridere ti do un pugno dove fa più male.?

?Certo che no. Me ne guardo bene.? Stringe le labbra per trattenere un sorriso, poi alza le mani in segno di resa. ?Non c’è proprio niente da ridere.?

Mi pianto le mani sui fianchi. ?Appunto.?

Ma appena mi volto, lo sento chiedere a Hudson: ?Era Flint, vero? è Flint quello che si è trasformato in un pollo??

?Vaffanculo, Vega?, ringhia Flint.

?Già?, interviene Byron e si capisce che si sforza di non ridere. ?Decisamente un pollo.?

?Vi odio tutti?, dico. ?Caramelle mou. A voi sono capitate le caramelle mou.?

?Ehi.? Hudson mi tende una mano, che finalmente funziona a dovere. ?Sei stata grande prima.?

E non so se è per il complimento o per il sollievo di sentire che ha ripreso a parlare normalmente, ma all’improvviso la rabbia mi abbandona.

Lui sta bene. Stanno tutti bene, non abbiamo perso nessuno in questa prova. Avevo il terrore che non ce l’avremmo fatta. E sarebbe stata tutta colpa mia. I miei amici, la mia famiglia, stanno bene.

All’improvviso mi si riempiono gli occhi di lacrime e sono così in imbarazzo che seppellisco il viso nel petto di Hudson per un momento. Mi basta poco, solo il tempo di fare un paio di respiri profondi e lasciar scemare la tremenda tensione dell’ultima ora.

E Hudson è grandioso, in un modo o nell’altro sa sempre di che cosa ho bisogno.

Mi posa una mano sulla schiena e mi fa girare lentamente, in modo da nascondermi alla vista degli altri.

?Ancora una?, sussurra. ?Abbiamo soltanto un’ultima prova da superare. E poi tutto questo sarà solo un incubo che ci lasceremo alle spalle.?

Annuisco e faccio una risata tremante. ?Potremo aggiungerlo alla collezione. Prove non così impossibili dopotutto, no??

?Già.? Scuote la testa, con un sorriso mesto sul bel viso. ?Però sono sicuro che ci vorranno anni, e molte sedute di psicoterapia, per farmi superare il trauma di vedere Flint che cerca di cavarmi gli occhi con un becco immaginario.?