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Court (Crave, #4)(243)

Author:Tracy Wolff

Per la prima volta in vita sua, è una preda.

I predatori del nostro gruppo lo sanno… Lo vedo dalle loro facce. Vampiri, draghi, manticora, lup?. Sanno tutti che cosa significa cacciare, perciò sanno anche che cosa significa essere cacciati. Macy no. Non ha mai dovuto impararlo.

Io invece ho scoperto che cosa si prova la prima volta che Cyrus mi ha guardato negli occhi. E da allora l’ho sentito a ogni nostro incontro. Ecco perché so che cosa sta succedendo qui.

All’improvviso, Dawud inizia a ringhiare e mi ci vuole tutta la mia forza d’animo per non voltarmi di scatto a guardare. è proprio quello su cui conta il predatore. Un secondo di disattenzione, un piccolo errore, e ci sarà addosso.

?Che cos’hai visto?? chiede Remy con tono calmo, ma noto che non muove neppure un muscolo mentre aspetta la risposta.

?Non lo so. Qualcosa.?

Percepisco un altro movimento con la coda dell’occhio… Sparisce in un lampo, proprio come prima.

Altro rumore di passi, e sembrano ancora più vicini.

?Dobbiamo muoverci?, sussurro a Hudson.

?Temo che non possiamo?, risponde lui a voce altrettanto bassa.

?Ma si sta avvicinando.?

?Lo so.? Mi sfiora la spalla con il braccio. ?Tieniti pronta.?

Non credo di poter essere più pronta di così. Non lo dico, tanto lo sa già. Passano diversi secondi, poi colgo di nuovo qualcosa con la coda dell’occhio. Da come Jaxon e Hudson si irrigidiscono, capisco che l’hanno visto anche loro. O forse è solo che il rumore di passi sembra ancora più vicino.

Qualunque cosa sia, sento che è più vicina di quanto ci aspettiamo e ho paura che da un secondo all’altro ci sarà addosso senza che la vediamo arrivare.

?Grace.? La voce di Remy è bassa e controllata, ma ha una sfumatura che mi fa capire che devo ascoltare… e ubbidire.

?Sì??

?Mettiti al centro del cerchio, così sarai al riparo. Poi apri lo zaino e tira fuori le rune di protezione.?

Jaxon e Hudson vengono avanti e mi fanno indietreggiare lentamente al centro del cerchio, dove sarò protetta mentre cerco le rune.

Le ho messe nella tasca centrale per trovarle più facilmente. Dopo averle trovate e aver rindossato lo zaino, sussurro: ?Cosa vuoi che ne faccia ora??

?Passale a me.? Con circospezione, Remy abbassa il braccio sinistro e lo allunga verso il centro del cerchio.

Gli metto in mano la scatola e intanto prego di ritrovare le rune ancora intere quando tutto questo sarà finito. Allo stesso tempo, però, penso che se serviranno a salvare la vita a uno dei miei amici varrà la pena di sacrificarne una, o anche tutte.

Mi dispiacerebbe molto rovinare un regalo di mio padre, ma mi dispiacerebbe ancora di più morire o perdere un amico.

Premo la mano destra contro il braccio di Hudson e la sinistra contro quello di Jaxon e loro si spostano lentamente, in modo che possa riprendere posizione nel cerchio. Per un secondo, forse due, torno a guardarmi in giro e poi Remy fa una cosa totalmente inaspettata.

Solleva la scatola di rune e la lancia in aria con tutta la forza che ha.

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UNA RUNA PER AMICA

?COSA…? grido mio malgrado. Dargli le rune perché le usi per salvarci è una cosa, ma lasciare che le getti via è tutto un altro paio di maniche.

Remy non risponde. Alza le braccia sopra la testa e le allarga. Poi comincia a girare il braccio destro in cerchio sopra di sé. Ogni volta compie una rotazione sempre più ampia, fino a raggiungere la massima estensione del braccio.

Aspetto che le rune ricadano giù, invece restano catturate dal potere o dalla magia che Remy sta evocando, di qualunque cosa si tratti, e, mentre volano fuori dalla scatola, si dispongono in circolo, muovendosi all’unisono con la sua mano.

Girano in tondo, allargando sempre di più il cerchio e sempre più in fretta, fino a diventare un turbinio sfocato. E a quel punto, proprio quando mi sto abituando a vederle roteare sopra la nostra testa, Remy lancia un urlo e spalanca di nuovo le braccia.

E, all’improvviso, le rune scattano in ogni direzione, fendendo l’aria come frecce scoccate da un arco. Colpiscono la parete con una forza tale da conficcarsi nella pietra, da dove pulsano di una strana luce mistica.

Solo una non è rimasta attaccata alla parete. Si sta muovendo su e giù, come se fosse… Soffoco un grido quando mi rendo conto che si è conficcata nel corpo dell’essere invisibile che stava per attaccarci. E dev’essere enorme, a giudicare dall’altezza a cui la runa sta fluttuando.

Poi emette un bagliore sinistro e l’effetto che garantiva l’invisibilità alla creatura all’improvviso cessa, permettendoci di osservare il predatore pronto a balzarci addosso.