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Court (Crave, #4)(248)

Author:Tracy Wolff

Non funziona nulla, ovviamente, comunque mia cugina non si dà per vinta. Continua a provare, sperando di trovare qualcosa che faccia effetto.

E io mi sto preparando per il tentativo più azzardato di tutti. Perché se non facciamo qualcosa, presto ci troveremo a fronteggiare un mostro grande quanto l’arena.

Quindi, pregando che funzioni, raggiungo la bestia da dietro, allungo la mano e cerco di afferrare la runa che le è rimasta conficcata nella pelle, sfiorandola appena.

Solo la bestia sta diventando più grande o più piccola a seconda della direzione in cui corre e solo lei ha una runa infilzata nel fianco. Le due cose devono essere collegate in qualche modo, ne sono sicura. Perciò stringo i denti e allungo di nuovo la mano verso la runa.

Riesco ad aggrapparmi con le dita ai bordi della pietra, quindi faccio forza con le ginocchia contro il fianco del mostro e, sbattendo le ali con vigore, cerco di strappargliela dalla pelle.

La bestia urla, voltandosi talmente in fretta verso di me che non ho il tempo di ritrarmi. Ho paura di finirle dritta in bocca e mi vedo già spacciata, perché quei denti non mi lascerebbero scampo, ma all’ultimo istante riesco a scostarmi e mi schianto invece contro uno degli aculei sul collo.

Mi trafigge la coscia e urlo per il dolore. Il lato positivo è che non ho più bisogno di cercare un appiglio. Sono letteralmente attaccata alla creatura.

Decidendo di sfruttare la cosa, nonostante il dolore lancinante, provo a girarmi e allungo a fatica la mano verso la runa. Ma, ancora una volta, la mia altezza non proprio stratosferica non mi aiuta. E inoltre la bestia ormai è così grossa che tendendo il braccio non raggiungo neppure la base del collo, figurarsi la runa incastonata nel fianco.

Perciò dovrò trovare il modo di staccarmi da questa maledetta creatura. Peccato che stia galoppando a quelli che sembrano cento chilometri all’ora e che non ci sia niente a cui aggrapparsi, a parte gli aculei affilati che le spuntano dalla schiena. Non ho speranze.

Hudson e Remy stanno correndo verso di me e io urlo loro di stare indietro. La bestia adesso è furibonda e ho il terrore che li farà a pezzi.

Ma prima che ci raggiungano, Flint, in forma di drago, cala in picchiata su di noi, avvicinandosi il più possibile al mostro per distrarlo.

La bestia sembra impazzita e salta e ringhia e si contorce nel tentativo di agguantarlo. Però Flint resta fuori dalla sua portata, limitandosi a sporgere di tanto in tanto la coda o una zampa solo per farle credere che è in grado di catturarlo.

Il che la fa infuriare ancora di più.

Hudson nel frattempo si lancia sulla schiena della creatura, aggrappandosi all’aculeo appena dietro quello su cui sono impalata io. Ma questa schiena non è esattamente un posticino tranquillo, considerato che ci sono aculei dappertutto e che il mostro continua a saltare e scalciare nel tentativo di afferrare Flint e allo stesso tempo scrollarsi di dosso Hudson.

Non spreco tempo a dirgli di andarsene prima di farsi male. Si tratta di Hudson, dopotutto, e non andrà da nessuna parte senza di me. Gli chiedo invece: ?Posso aiutarti in qualche modo??

Al che lui risponde: ?La prossima volta cerca di non farti impalare su un cavolo di animale, va bene??

?Sì, non era quello il mio piano.?

?Eppure, eccoci qui.? Non è proprio una cosa simpatica da dire, però il suo sorriso mi fa capire che mi sta solo prendendo in giro. E poi, senza alcun preavviso, allunga la mano sotto di me e spezza l’aculeo che mi spunta dalla gamba.

Oltre a far infuriare la bestia oltre misura, si taglia la mano, e non oso immaginare quanto sia doloroso per entrambi. D’altra parte, non ho tempo per pensarci, perché all’improvviso non mi sembra più di essere bloccata sulla schiena di un toro infuriato, ma di fare surf nel bel mezzo di uno tsunami. Il che è una vera delizia con la gamba ancora impalata dalla metà inferiore dell’aculeo del mostro.

?Se non ti piace, calmati, stupido bestione?, ringhia Hudson alla creatura che tenta di morderlo. Ora sta letteralmente saltellando per l’arena e urlando a squarciagola mentre cerca in tutti i modi di voltarsi per affondare i denti in uno di noi. E per quanto Flint provi a distrarla, non c’è soluzione. è assetata di sangue, e non vede altro che me e Hudson al momento.

Jaxon arriva a precipizio, insieme a Byron e Rafael, e tutti cercano di distogliere l’attenzione della bestia da noi.

Jaxon le salta davanti e le sferra un pugno sul muso, un po’ come ho fatto io prima. La creatura urla di rabbia e cerca di staccargli una gamba, ma Jaxon è veloce.