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Court (Crave, #4)(252)

Author:Tracy Wolff

Non è per le ferite prodotte dai denti della bestia. Ho incanalato abbastanza energia per chiuderle e fermare l’emorragia. Anche se non sono belle da vedere, non sono più mortali. No, quello che mi fa paura è il segno di un morso molto più piccolo di quello della bestia. Grande più o meno quanto uno scarafaggio. E, da quel morso, parte una sorta di ragnatela scura che si dirama sotto la pelle.

Non c’è da meravigliarsi che la bestia l’abbia gettato via dopo solo un morso: Mekhi è stato in qualche modo infettato da uno degli insetti di prima.

Allungo la mano per cercare di guarirlo, ma nessuna magia sembra avere effetto. Incrocio lo sguardo di Jaxon e lui dice: ?Più tardi. Ci penseremo più tardi?.

E ha ragione. Abbiamo ancora un mostro da affrontare, che vuole a tutti i costi ucciderci.

E, come se l’avessi evocato, quello solleva il muso insanguinato e inizia a grattare il terreno con gli artigli, puntando Remy e Calder, fermi a diversi metri di distanza. Si precipita verso di loro, con gli occhi lattiginosi assetati di sangue.

?Oddio!? urla Macy con le guance rigate di lacrime. ?Oddio! Cosa facciamo, Grace? Cosa facciamo??

?Non lo so?, rispondo. Non riesco a pensare dopo tutto l’orrore e la devastazione di poco fa. Ho il cervello vuoto e l’unico sentimento che provo è il terrore che Jaxon e Hudson possano attirare l’attenzione della bestia aiutando Mekhi a spostarsi zoppicando in un angolo dell’arena.

Non posso permettere che accada. Non posso perdere nessun altro e non posso perdere loro.

Guardo verso la creatura. Sta camminando avanti e indietro davanti ai corpi dei membri dell’Ordine, con il muso che gronda sangue e gli occhi annebbiati dalla rabbia. Sta sfidando tutti ad avvicinarsi al suo bottino, a cercare di portarglielo via, e mi ci vuole tutto il mio autocontrollo per non vomitare quando capisco che non voleva solo ucciderli, ma anche mangiarli.

Non posso credere di aver pensato che fosse come Alistair.

Non posso credere di aver provato pietà per lei.

Questo è un mostro, puro e semplice. è progettato per uccidere e gode nel farlo. Come posso dispiacermi per lui?

Remy, Calder, Dawud, Flint e Eden lo stanno circondando. Non sono abbastanza vicini per correre pericoli, ma neppure abbastanza lontani per i miei gusti.

Mi volto verso Macy. Tutte e due stiamo piangendo, però io mi asciugo velocemente le lacrime. Non ho tempo ora. Nessuno di noi ce l’ha. Dobbiamo trovare il modo di andarcene da qui prima che la bestia ci uccida tutti. ?Che cosa dicevi a proposito dei portali??

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IN UN BATTITO D’ALI…

MACY me lo spiega prendendo i Ludares di mesi fa come esempio. Non so se la sua idea funzionerà, ma, a questo punto, avere un piano è sicuramente meglio che non averne affatto.

Perciò chiamo Remy e lo lascio a discutere con Macy della costruzione dei portali mentre io illustro agli altri il piano. Il tutto cercando di schivare gli attacchi della bestia, che sembra ormai davvero stufa di noi.

?è geniale?, commenta Dawud mentre l? afferro e mi alzo in volo sopra le fauci spalancate della creatura.

Nel frattempo, Calder le si è parata davanti per distrarla. Il mostro ruggisce e comincia a inseguirla finché Eden scende in picchiata e le dà un calcio nel sedere. La bestia si volta di scatto cercando di morderle la coda, ma Eden sa essere veloce come un fulmine quando vuole. Vola via in un lampo e Calder sfrutta la distrazione del mostro per colpirlo su una zampa con la coda di scorpione e poi darsela a gambe.

La bestia la rincorre urlando di rabbia e di dolore. Però ora zoppica e anche se, probabilmente, le ci vorranno solo pochi minuti per superare il dolore e smaltire il veleno che Calder le ha iniettato, intendo sfruttare il vantaggio finché posso.

Flint, seguendo il nostro piano, si getta in picchiata e le sferra un calcio sul naso già rosso e gonfio, poi vola via.

A questo punto, Hudson le salta sopra la schiena e le strappa uno degli aculei. Quindi si allontana di corsa.

Adesso la creatura fuma di rabbia. Ha gli occhi fuori dalle orbite e la schiuma alla bocca per la voglia di agguantare uno di noi. Ma è proprio quello di cui abbiamo bisogno: che ci attacchi senza riflettere. è troppo intelligente e decisa a ucciderci e se le diamo il tempo per pensare, il mio piano non funzionerà. Altri di noi moriranno e, a quel punto, Cyrus avrà eliminato tutti quelli a cui tengo di più.

Macy corre da me e sussurra: ?Siamo pronti?, e io annuisco. Poi mi alzo in volo e giro intorno alla bestia, avvicinandomi man mano, ma facendo attenzione a tenermi lontano dalle sue poderose mascelle.