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Court (Crave, #4)(255)

Author:Tracy Wolff

?Cosa facciamo adesso?? chiede Macy mettendosi al mio fianco. Ha la voce rotta e immagino che anche lei si senta triste quanto me.

?Dobbiamo finirla?, dice Calder. ?Altrimenti non vinceremo questo round. E se non vinceremo questo round…?

La sua voce si spegne, ma io so come stava per concludere la frase.

Se non vinceremo questo round, sarà stato tutto inutile.

Se non vinceremo questo round, Byron e Rafael saranno morti invano.

Se non vinceremo questo round, non lasceremo mai più questo posto. L’arena si prenderà le nostre vite.

La bestia cerca di rialzarsi sulle zampe tremanti. Però lo sforzo è troppo grande e ricade a terra, restando lì, in attesa di subire lo stesso destino che lei ha riservato a due persone che amavamo.

In attesa che la uccidiamo per salvare noi stessi.

?Facciamola finita?, decide quindi Hudson, afferrando uno degli aculei che aveva strappato dalla schiena della creatura.

Anche per lui è difficile uccidere un altro essere, per quanto in questo caso non sia costretto a usare i suoi poteri.

Non posso lasciare a lui il compito di farlo. Si è già sacrificato così tanto per noi, per me, che almeno questa cosa devo risparmiargliela.

Lentamente, mi frappongo tra lui e la bestia e, con cautela, gli tolgo l’aculeo dalle mani. La spalla mi fa un male terribile, però posso farcela.

?Tocca a me?, gli dico.

Lui mi guarda con gli occhi pieni di dolore. ?No, Grace…?

?Tocca a me?, ripeto e anche se mi sento morire dentro, mi volto verso la creatura.

Ora mi sta fissando, seguendo con un occhio lattiginoso i miei movimenti. Ha la guancia rigata di lacrime per il dolore. Mi si stringe lo stomaco e ho il cuore a pezzi.

Devi farlo, Grace, mi ripeto chinandomi su di lei. Altrimenti quanta altra gente morirà per colpa di Cyrus? E tutti i tuoi amici moriranno, proprio qui in questa arena.

Non ho scelta. Sono sull’orlo del pianto.

Ma mentre mi avvicino con l’aculeo stretto in mano, osservo una delle lacrime scendere lentamente lungo un lato del muso. E mi viene in mente perché siamo qui: le Lacrime di Eleos.

è questa la soluzione? Questa creatura è Eleos? Dovevamo farla soffrire per avere le sue lacrime? Rimango a bocca aperta. Volevano davvero che facessimo del male a questo essere per prendere le sue lacrime e porre fine al dolore di qualcun altro?

Non può essere vero.

E se invece fosse così, non voglio saperne niente.

Un’altra lacrima le cola lungo la guancia e spalanca gli occhi terrorizzata mentre mi avvicino. Ha il respiro affannoso e i suoi lamenti mi straziano il cuore.

Che cos’ha fatto questa creatura per meritare un destino simile? Se fosse un lupo e questa fosse la sua tana, non avrebbe lottato strenuamente per difenderla? E, una volta sconfitto e agonizzante al suolo, avrei goduto a togliergli l’ultimo alito di vita?

Cado in ginocchio davanti alla creatura e Hudson mi avverte: ?Grace, attenta. Può ancora morderti?.

Ma lui non vede quello che vedo io negli occhi della bestia. Sconfitta.

E, mentre la osservo, la vedo. La vedo davvero, per quanto brutta, terribile, cattiva sia. E mi rendo conto che non è colpa sua.

Non è colpa sua se ha questo aspetto.

Non è colpa sua se non sa fare altro che mutilare e uccidere.

Non è colpa sua se è stata rinchiusa in quest’arena per secoli, cercando di sopravvivere a quelli che entrano da quella porta per ucciderla. Non l’ha chiesto lei.

Non è colpa sua.

Però se la uccido adesso, che giace a terra impotente, sarà decisamente colpa mia.

E non riuscirò a convivere con questa colpa.

La pietà è un sentimento buono, che va coltivato, e se la gente che organizza queste prove non lo capisce, allora non usciremo mai di qui in ogni caso.

Lascio cadere l’aculeo a terra.

?Non possiamo ucciderla?, sussurro e quando mi volto per guardare i miei amici, mi rendo conto che sono arrivati alla mia stessa conclusione.

Persino Calder, che trova gustose le interiora, non riesce a condannare questa bestia per aver fatto l’unica cosa che sa fare.

Anche Jaxon, che ha perso tanto in quest’arena, non sa togliere una vita inutilmente.

Un secondo dopo, Eden e Remy lasciano cadere i loro aculei.

?Sta soffrendo?, dice Calder.

?Lo so.? Proprio come so che non posso abbandonarla così. ?Va tutto bene?, le mormoro accarezzandole il collo. è davvero mostruosa, però la bellezza non è un valore. Basti pensare a Cyrus e Delilah.

La sento tremare e cerco di calmarla in ogni modo, poi chiudo gli occhi e incanalo l’energia guaritrice dalla terra dentro di lei.