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Court (Crave, #4)(253)

Author:Tracy Wolff

La creatura spicca un balzo e tenta di afferrarmi per tirarmi giù, però io continuo a girare. Sempre più vicina, sperando che…

?Sei troppo vicina!? urla Hudson con rabbia dissolvendosi attraverso l’arena per raggiungermi.

?Senti chi parla?, gli dico piombando giù a colpire la bestia in prossimità di un occhio.

La creatura ringhia e cerca di mordermi, mancandomi per un pelo la mano. Ora che ho tutta la sua attenzione, mi volto e corro verso uno dei portali che Macy ha creato.

La bestia mi segue, proprio come volevo, e io mi ci infilo dentro, sperando che sia così arrabbiata da dimenticare l’istinto di conservazione e raggiungermi nel portale.

Non lo fa. Invece si gira di scatto e insegue Hudson, graffiando il terreno con gli artigli nel tentativo di agguantare il mio compagno, che, come me, si getta in un portale.

Trattengo il fiato per tutto il tempo che rimane là dentro, ma Remy fa un movimento con la mano e Hudson riemerge a pochi metri di distanza.

A quel punto, Macy comincia a urlare per attirare l’attenzione della creatura. Anche lei si lancia dentro un portale, però, ancora una volta, la bestia non la segue.

Non so se non lo fa perché è abbastanza intelligente da aver intuito il nostro piano o perché non le è piaciuto quando è entrata nel portale la prima volta. In ogni caso, è un grosso problema, perché, se non riusciremo a farla entrare, il nostro piano non funzionerà. E io ho bisogno che funzioni.

è la nostra ultima possibilità.

Ci prova anche Flint, che inizia a scalciare e colpire il mostro per farsi inseguire. Ma, invece di rincorrerlo, quello agita la coda e lo ferisce al braccio con uno degli aculei affilati.

Il sangue schizza dappertutto, però Flint non lancia neppure un grido. Probabilmente perché è impossibile guardare quella coda e non pensare a ciò che è successo a Byron. Lo squarcio sulla mia gamba o quello sul suo braccio sono ben poca cosa al confronto.

Flint si limita a posare una mano sulla ferita e volare via.

Mi aspetto che la bestia si volti e rincorra qualcun altro, ma viene attirata dalla scia di sangue lasciata da Flint. Così la segue, leccando ogni goccia: una scena rivoltante.

Però Flint al momento non può difendersi, così le atterro davanti e catturo di nuovo la sua attenzione. Ma mi avvicino un po’ troppo. La creatura agita la sua potente coda e io mi scanso appena in tempo per non farmi impalare. La punta dell’aculeo mi sfiora il fianco, perciò, con il cuore in gola, torno in forma umana per controllare la zona colpita, aspettandomi di vedere i miei intestini in bella mostra. Però, quando mi rendo conto che c’è solo un po’ di sangue, sospiro di sollievo.

E poiché la bestia sembra attratta dal sangue, decido di usarlo per attirarla in un portale. Mi metto una mano sulla ferita, poi la sollevo per fargliela annusare.

Lei emette un grugnito e fa un balzo, così io comincio a scappare.

Sta funzionando, perché sento il suo respiro sul collo mentre mi precipito verso il portale più vicino. Macy mi sta urlando di correre più veloce, mentre Hudson, chiamando a raccolta tutto il suo autocontrollo, si obbliga a restare fermo a guardare. Solitamente lascia che io combatta le mie battaglie da sola, ma capisco che, vedendomi inseguita da un mostro di dieci tonnellate con denti affilati, artigli e aculei, potrebbe risvegliare i suoi istinti protettivi come è successo a me quando le parti erano invertite.

Il portale è a pochi metri di distanza e devo farcela. è assolutamente necessario che questo essere mi segua al suo interno. Così, con un ultimo, immane sforzo, aumento la velocità.

Ed eccolo, il portale, proprio di fronte a me. Mi ci tuffo dentro, pregando che la bestia mi venga dietro.

Il sangue dev’essere stato un forte incentivo, perché il mostro varca il portale senza esitazione.

?Okay, Remy?, sussurro tra me e me. ?Non deludermi.?

Conto sottovoce: uno, due, tre.

Il portale dovrebbe essere molto veloce.

Ma non lo è abbastanza. La bestia mi si getta addosso, addentandomi un’ala, e io urlo. Ho la spalla in fiamme, come se qualcuno l’avesse annaffiata di cherosene e ci avesse buttato sopra un fiammifero. Svengo quasi per il dolore, poi mi ritrovo a rotolare fuori dal portale e a precipitare nel vuoto: l’idea che è venuta a Macy ricordando i Ludares di mesi fa è stata di mettere un portale in uscita a diversi metri d’altezza, vicino alla cupola.

Allargo le ali il più possibile cercando di volare, però non funziona perché continuo a cadere sempre più giù, seguita dalla bestia, che sta precipitando con me.