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Court (Crave, #4)(277)

Author:Tracy Wolff

Una volta che la ferita è ricucita e risanata all’interno, passo a esaminare le due costole sull’altro fianco. Quando faccio pressione sul punto dolente, Jaxon non riesce a trattenere una smorfia sofferente, geme persino un po’。

?Tranquillo?, gli sussurra Flint sporgendosi in avanti per premermi una mano sulla spalla. Sto già richiamando l’energia della terra, perciò d’istinto ne attingo anche da Flint. Sul mio avambraccio, il tatuaggio che immagazzina la magia si illumina.

Jaxon si irrigidisce di nuovo, e lì per lì immagino che voglia obiettare al fatto che l’amico rinunci a parte della sua energia per curarlo, ma poi mi accorgo che Flint ha posato l’altra mano sulla sua, chiusa a pugno, e la sta stringendo piano.

Mi aspetto che Jaxon la scrolli via, soprattutto considerata l’espressione feroce con cui guarda l’amico. Alla fine, però, non si ribella alla stretta di Flint, anzi, si rilassa leggermente lasciando che le loro braccia si sfiorino.

Non è questa gran concessione, soprattutto dal momento che nell’ultima settimana Flint si è fatto un punto d’onore di ignorare Jaxon, quando non lo aggrediva a parole. Ma è pur sempre qualcosa, e vedo che se ne accorge anche Flint, perché ha le spalle meno rigide.

Adesso chiudo gli occhi – confidando che Hudson, Remy e Eden ci terranno al sicuro – e scruto dentro di me per cercare di capire in che punto preciso si debbano incontrare le costole fratturate.

Le sposto leggermente, facendo ululare Jaxon di dolore – dev’essersi beccato un bel calcio, per aver riportato un danno del genere – e sento Flint agitarsi al mio fianco. Ho ancora gli occhi chiusi, perciò non vedo quello che sta succedendo, ma qualche istante dopo ho la sensazione che Jaxon sia più rilassato e accolga meglio sia il dolore sia la guarigione.

Tutta l’operazione dura un paio di minuti – il triage sul campo di battaglia funziona così – e alla fine mi ritraggo e riapro gli occhi.

Jaxon ha ancora le labbra contratte dal dolore, però adesso la pelle non ha più quel colorito grigiastro.

?Come va?? chiedo.

Si dimena un po’, fa una smorfia, poi mi scocca un sorriso, il primo che mi rivolge da quella che sembra un’eternità. ?Un ottantacinque per cento meglio?, risponde. ?Grazie.?

Mi accascio quasi per il sollievo.

?Vedi di non farti più pugnalare e di girare al largo da artigli e spade?, gli suggerisco, quindi accetto la mano di Flint, che mi aiuta a rialzarmi.

?Certo, perché l’ho fatto apposta?, borbotta Jaxon ignorando platealmente la mano che l’amico sta porgendo anche a lui. Flint allora si abbassa e gliel’afferra comunque, issandolo in piedi con un unico movimento fluido.

Faccio per girarmi, per concedere loro almeno un po’ di privacy in mezzo al campo affollato, ma proprio in questo istante una delle guardie personali di Cyrus piomba alle spalle di Hudson, che sta tenendo a bada diversi lupi nello stesso momento.

La guardia solleva la spada, pronta ad affondargliela nella schiena, al che io grido e mi metto a correre verso di lui, ben sapendo che non arriverò in tempo.

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LA LEALTà MI STA A PENNELLO

MEKHI si volta per capire il motivo del mio urlo e si dissolve all’istante verso Hudson. Prego che ce la faccia, ma la spada si sta già abbassando e credo che neppure un vampiro sia in grado di coprire quella distanza in così poco tempo.

E invece, dal nulla, spunta un coltello che affonda nella schiena della guardia, dritto fino al cuore, a giudicare da come stramazza a terra morta.

Hudson, beatamente ignaro del pericolo scampato per un soffio, scaglia un licantropo a diversi metri di distanza. Io mi giro per vedere da dov’è partito il coltello che l’ha salvato e incontro lo sguardo di Izzy.

è ancora all’interno del campo di forza, proprio sul bordo, e ci sta fissando. E mi rendo conto che evidentemente ci sa fare davvero con i coltelli, se è riuscita a superare quella rete così fitta e l’intero campo per salvare la vita al fratello, e per di più in un batter d’occhio.

Non ho il tempo di rifletterci, perché uno stregone avvolto in una ricercata tunica viola, con delle mostrine sul bavero, si avventa su Remy, la faccia sfigurata dalla rabbia. Spara una scarica di energia contro Dawud, e capisco subito che i suoi incantesimi sono molto più potenti di tutto ciò che abbiamo visto finora sul campo di battaglia. Per poco Dawud non ci rimette la testa, e infatti rimane senza fiato. Remy accorre in suo aiuto per impedire all’incantesimo di investire il resto del corpo, ma gli trema la mano.