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Court (Crave, #4)(285)

Author:Tracy Wolff

Un altro lampo di luce colpisce la lastra di Macy, che inizia a gridare.

Quando le sue urla si trasformano in singhiozzi spezzati e piagnucolii, ormai sto tremando in tutto il corpo. Sia per quello che sta succedendo a mia cugina, ai miei amici, sia per la paura di quello che succederà a me.

Cyrus evoca a ripetizione i fulmini, abbattendoli su un pilastro dopo l’altro. Quando arriva il mio turno, è un sollievo insperato non dover più assistere alla tortura dei miei amici. Il dolore è quasi insopportabile, ho la sensazione che ogni cellula del mio corpo sia in fiamme, e strillo fino a diventare rauca. E Cyrus continua ad attirare altri fulmini su di noi.

Di colpo i pilastri del cerchio esterno cominciano a sollevarsi in aria e a roteare tutto intorno a noi. La luce infuocata della Pietra di dio li segue in cielo: le pietre sembrano avvolte dalle fiamme e risplendono direttamente sopra Cyrus, immergendolo in un magico chiarore rosso.

E tutti noi restiamo a guardare – chi esaltato, chi inorridito – un mostro trasformarsi in un dio.

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FALSI DEI E MOSTRI PIù CHE REALI

MAN mano che i fulmini colpiscono il metallo alle mie spalle, comincio a perdere consapevolezza del dolore. Mi giungono alle orecchie mugolii vaghi mentre mi accascio contro i legacci che mi tengono in piedi. Via via che la forza di combattere abbandona il mio corpo… la magia fa altrettanto.

Sento che viene risucchiata nella macchina, attirata nei pilastri di pietra sospesi in cerchio sopra di noi, e poi trasmessa a Cyrus tramite la Pietra di dio. So che dovrei oppormi. Non dovrei rassegnarmi e lasciare che si prenda ciò che vuole. Ma non è così che fa chi vuole sottrarre il potere agli altri?

Persevera con le sue bugie finché gli credi, finché quelle bugie ti sembrano più reali della verità che conosci. Finché sei così spossato, così distrutto, che lasci che si prenda tutto quello che hai perché non hai più le energie o la volontà per tenertelo. Per continuare a lottare.

E Cyrus è un maestro in questo: ho visto quello che ha fatto a Izzy, a Delilah, quello che ha tentato di fare a Hudson. E tutto per avere di più.

Ora Cyrus è talmente carico di potere che inizia a gridare, come se gli bruciasse la pelle. Sento un brivido lungo la schiena. Per quanto odi quest’uomo, comincio davvero a provare pietà per lui. Grazie al cielo, le urla durano soltanto un minuto, poi il fuoco che gli lambisce il corpo si solidifica in una crepitante cenere nera che lo seppellisce quasi completamente.

Sul prato cala il silenzio mentre tutti fissiamo il punto in cui si trovava Cyrus fino a un attimo prima. I raggi della luna si spostano lentamente oltre la Pietra di dio, e a quel punto i pilastri cessano di bruciare e ritornano alla loro posizione originale, a terra. Alla fine in cielo resta soltanto la solita, tonda luna bianca, che riversa la sua luce benevola sulla pedana e sul corpo di Cyrus avvolto dalla cenere come se fosse una statua.

Non abbiamo il tempo di rallegrarci del fatto che la Pietra di dio non abbia funzionato come lui sperava: ecco che la sagoma del re dei vampiri inizia a scuotersi, vi si aprono piccole crepe e una lava di un rosso-arancione intenso comincia a filtrare e a sgocciolargli lungo i fianchi.

E poi, con un sibilo, il guscio solido esplode e riappare Cyrus.

Vivo. E vegeto. E, con ogni probabilità, divino.

Al principio non si notano differenze, sembra che non abbia niente di diverso. Non gli è neppure venuta la ciocca grigia che mi aspettavo (lo so, ho visto troppi film di supereroi!)。

Mi rilasso un pochino. Forse non è successo niente. Forse andrà tutto bene.

Ma poi Cyrus inizia a crescere. E diventa sempre più grande.

Intorno a noi, sul prato, i suoi seguaci esultano. Festeggiano l’ascesa del loro re e l’erronea convinzione che, in qualche modo, questo significhi un’ascesa anche per loro.

Mentre assisto, non posso fare a meno di ripensare al giorno in cui mi sono guadagnata il diritto di sedere nel Circolo come regina dei gargoyle. Quel giorno anch’io mi sono ingrandita, come lui adesso. Ho sempre pensato che fosse successo perché avevo unito ai miei poteri quelli di Hudson, ma adesso so che probabilmente era la semidea dentro di me, risvegliata dai poteri di Hudson.

è buffo quanto fossi ingenua all’epoca. Non avevo la minima idea di ciò che questo mondo aveva in serbo per me. Credevo che perdere Jaxon e poi scendere da sola nel campo dei Ludares fosse la cosa peggiore che mi sarebbe mai potuta accadere. E ora mi sembra solo un gioco da bambini.

Guardo i miei amici e rimango senza fiato: Hudson, Jaxon, Macy, Mekhi, Flint, Dawud, Eden, Remy sono tutti accasciati, privi di forze, sorretti solamente dai legacci. Sporchi di sangue, distrutti, sconfitti in ogni senso.