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Court (Crave, #4)(287)

Author:Tracy Wolff

Ho la sensazione che qualcosa cominci a dispiegarsi nella mia pancia e mi dà un certo stordimento, come se mi sporgessi oltre il ciglio di un burrone. Per poco non lascio andare il filo, però poi mi ricordo il sogghigno che ho visto sulla faccia di Cyrus quando ha avuto la certezza di avermi sconfitta.

E stringo sempre più forte.

Lascio che la sensazione di cadere mi avvolga, le permetto di portarmi dove vuole. E quando mi abbandono, il filo mi si attorciglia intorno alla vita e mi deposita delicatamente al suolo. Proprio accanto a un seme di un bel verde intenso, con il guscio rigido bagnato dall’elisir color lavanda delle Lacrime di Eleos. Al centro fa capolino un minuscolo ramoscello viola, e una fogliolina piccola piccola si schiude mentre la osservo, allungandosi verso i raggi della luna.

è tutto così bello che d’istinto stringo eccitata il filo verde, e il ramoscello viola cresce ancora di più, altre due foglie spuntano dal suo esile stelo.

è una sensazione stranissima, però adesso so che è a questo che si riferiva la Dissanguatrice. Questa è la mia magia da semidea, il mio diritto di nascita del caos, ed è sorprendente. E feroce. E potente.

Con un respiro profondo che mi ritempra, mi abbandono alla promessa di ciò che sarebbe dovuta diventare quella magia, di ciò che io sarei dovuta diventare, se questa parte di me non fosse stata nascosta.

Quando l’elettricità comincia a scorrermi lungo la pelle, allargo le braccia, lasciando campo libero al potere perché si impadronisca completamente di me.

E allora la foglia diventa un ramoscello.

Il ramoscello diventa un ramo.

E il ramo diventa… tutto quanto.

La vita esplode dentro di me, seguendo le curve e le linee – i muscoli e le vene – del mio corpo.

Rami e ramoscelli mi sfregano sotto la pelle.

Foglie e fiori – così tanti fiori splendidi – mi pizzicano le arterie mentre dentro di me ogni cosa sboccia.

Ogni cosa si trasforma in ciò che è sempre stata destinata a essere.

Sotto di me, sento la terra pulsare di energia. Di storie. Di vita. Attingo a tutto questo, me lo avvolgo intorno. Lo attiro dentro di me. Lo assorbo in ogni poro. Lo inalo con ogni respiro.

E trasmetto quel potere alla terra, un potere enorme, inimmaginabile. Le restituisco ciò che così generosamente condivide con me mentre continuo a sbocciare e sbocciare e sbocciare.

La prima cosa che faccio, quando il potere cresce dentro di me, è afferrare il filo blu per trasmettere una scarica di elettricità al mio compagno. La magia è sparita, ma il legame tra noi era così forte che è riuscito a resistere a tutto.

In questo momento sono talmente unita a Hudson, alla terra, al mondo intorno a me, che riesco davvero a cogliere l’istante in cui la magia lo tocca. Sento il suo corpo tremare e inarcarsi mentre il potere si diffonde in ogni parte di lui.

Aspetto che venga assorbito, che penetri nelle sue cellule morenti, sempre più piccole, e poi ne trasmetto altro. Fino a colmarlo. Sfrutto ogni risorsa possibile per salvare il ragazzo che mi ha salvata così tante volte.

Il mio compagno.

Il mio Hudson.

Al solo pensiero, l’amore esplode dentro di me, riversandosi all’esterno, investendo tutto ciò che mi circonda.

Amore per Hudson, il compagno più forte, più buono e – ammettiamolo – più sarcastico che potessi desiderare.

E amore per i miei amici, che stanno ancora cercando un modo per sfuggire all’incubo in cui siamo finiti. Jaxon, Macy, Eden, Remy, Flint, Dawud, Mekhi… Tutti loro sono diventati così importanti per me, in pochissimo tempo.

Afferro i loro fili e vi convoglio energia, sotto forma di impulsi di elettricità.

La procedura non mi lascia debole e svuotata come succedeva prima. Anzi, più energia trasmetto, più divento forte e potente.

Mi ero afflosciata, sospesa ai legacci, ma adesso quell’energia, quel potere, mi rimette dritta in piedi. Non intendo più prostrarmi davanti a un mostro, a un folle, che si tratti di un dio o del re dei vampiri. Non adesso che ciò che sono e ciò che ero destinata a essere finalmente si sono fusi in una cosa sola.

Sono la semidea del caos.

Sono la figlia della Madre Terra. Sono la regina dei gargoyle. Sono la titolare della Corona. La compagna di un vampiro.

E oltre a tutto questo, sono Grace. Sempre Grace.

Perciò mi rialzo, una volta ancora, per affrontare l’uomo che mi porterebbe via tutto, se glielo lasciassi fare.

Mi rialzo per mia madre, che non ha mai conosciuto il proprio potere e che è morta perché io potessi conoscere il mio.