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Court (Crave, #4)(293)

Author:Tracy Wolff

è un massacro vero e proprio e non ce la faccio più a guardarlo.

So che i soldati di Cyrus stanno ancora combattendo. So che lo seguiranno fino alla morte. Ma questa distruzione sistematica mi sembra troppo crudele, e sbagliata. Di più, non voglio essere un capo come Cyrus.

?Devo mettere fine a tutto questo?, sussurro a me stessa e al mio compagno.

Hudson mi sente – ovvio che sì – e risponde: ?Sì, dobbiamo fermarlo?. è turbato quanto me.

Sto per richiamare il mio esercito, ma così lo esporrei a un pericolo. Se si ritirasse, se provasse a fuggire, alcuni degli uomini rischierebbero di rimanere feriti. E non è accettabile, dato che stanno solo facendo quello per cui si sono addestrati tanto a lungo. Perciò invece guardo dentro di me. Non so esattamente che cosa sto cercando, eppure sono certa che quando lo vedrò, lo riconoscerò.

Insinuo le dita oltre i fili più sgargianti che di solito attirano la mia attenzione, quello del mio legame tra compagni, quelli dei miei amici e dei miei genitori, i fili sottilissimi dell’esercito dei gargoyle. Sono tutti importanti, tutti bellissimi, ma so che dentro di me ce ne sono altri. So che quello che voglio è lì in mezzo.

E così continuo a cercare, mi spingo sempre più in profondità, finché la trovo, una trama di fili delicati dai colori più disparati. E capisco all’istante che cosa sono. I fili di tutte le persone che oggi sono su questo campo di battaglia.

Perché la guerra ti cambia.

E quelli che oggi hanno messo piede su questo campo hanno stabilito un contatto con tutti gli altri. I fili delle nostre vite si sono intrecciati, e ci siamo cambiati a vicenda per sempre. Amicizia forgiata nel fuoco. Morte scolpita nell’anima. Gelosia. Rabbia. Sostegno. Dolore. Sofferenza. è tutto lì, scintilla nelle migliaia di fili multicolori.

Li afferro e me li stringo al petto in un lampo. E quando mi sembra di averli presi tutti, sfioro con la mano il filo verde… e immobilizzo all’istante Cyrus e il suo esercito.

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TESTA CORONATA

è LA cosa più strana del mondo vedere un intero esercito bloccato con le armi a mezz’aria, o nel pieno di un incantesimo, o di qualche altra azione distruttiva. Congelato nel tempo, come se fosse stato sorpreso dall’eruzione di un vulcano e noi lo avessimo scoperto mille anni dopo.

?Ma che è successo?? chiede Macy fissando il campo di battaglia a occhi sgranati.

Hudson lancia un fischio lungo e sommesso. ?Devo riconoscerlo, non è proprio la soluzione che immaginavo io, ma è ottima.?

?Decisamente?, conviene Eden. ?Anche se sono curiosa di vedere che cosa accadrà quando li sbloccherai.?

?Niente?, rispondo con un’alzata di spalle. ?Perché ce ne saremo andati via tutti.?

?Ottima soluzione?, ripete Eden, mentre l’esercito dei gargoyle volteggia in cerchio sopra il campo.

Sembrano tutti confusi, come se non riuscissero a capire quello che è successo, nonostante siano rimasti anche loro bloccati nel tempo per mille anni. E la cosa ancora più buffa è che non abbassano le armi, quasi si aspettassero di vedere i nemici riprendere vita da un momento all’altro.

Faccio per andare a parlare con Chastain, che ha il diritto di sapere che cos’è accaduto, ma prima che possa muovere un passo, appare Jikan.

Ed è furibondo.

?Be’, di sicuro non era in vacanza?, commenta Flint.

?Non so se sia meglio?, ribatte Jaxon.

E devo convenire con lui. Perché sono quasi certa che l’unica cosa peggiore che rovinare le vacanze di un dio sia rovinargli il sonno. E decisamente io ho disturbato Jikan mentre dormiva, perlomeno a giudicare dal suo abbigliamento.

Indossa un pigiama celeste con una fantasia di anatroccoli di gomma, pantofole gialle a forma di papero e una mascherina per gli occhi di raso tirata sulla fronte. Se ci aggiungiamo il fatto che ha i capelli dritti in testa che sparano in venti direzioni diverse… sì, senza dubbio devo averlo svegliato. Ops.

?Che cavolo hai combinato?? urla Jikan a mo’ di saluto puntando verso di me, e devo essere sincera: dopo la giornatina che ho passato, non mi impressiona granché.

?Modera i toni?, ribatto, come se stessi sgridando un bambino piccolo.

Le sue sopracciglia schizzano all’insù talmente in fretta che gli fanno cadere la mascherina e la faccia gli si irrigidisce per la rabbia. ?Che cos’hai detto??

?Ho detto di moderare i toni?, ripeto alzando gli occhi al cielo. ?Oggi non è la giornata giusta per prendersela con me per cose al di fuori del mio controllo.?