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Court (Crave, #4)(35)

Author:Tracy Wolff

?I draghi non possono?, spiega tetro Flint. ?Dopo aver lasciato l’infermeria ho parlato con mio padre, e mi ha detto che a Corte la situazione è complicata. Nella battaglia sull’isola abbiamo perso moltissimi draghi, e quelli rimasti stanno mettendo in dubbio la leadership di mia madre per il fatto che lei…? Si interrompe con un groppo in gola.

?Per il fatto che ha rinunciato al suo drago per salvare me?, conclude Jaxon per lui con voce piatta.

Flint non risponde. Anzi, non lo guarda neppure, e l’aria tra loro sfrigola di tensione.

?I lupi non muoveranno contro di lui?, aggiunge Dawud. ?Hanno la sua parola che non farà del male ai loro figli.?

?E allora perché pensi che li abbia rapiti?? chiede Mekhi con tono scettico. ?Cioè, trattenere qualcuno contro la sua volontà non è la definizione precisa di chi ha cattive intenzioni??

?Sì, non hai torto?, conviene Dawud con un’alzata di spalle. ?Però continuano a credere nell’impossibile. Non vedono la verità, o forse non vogliono vederla. In ogni caso, non c’è modo di convincerli che Cyrus sia diverso da come si presenta.?

?E come si presenta, esattamente?? domanda Jaxon con una voce così distaccata che è come se parlasse di un estraneo, e non di suo padre.

?A parte come un mostro?? chiede Hudson beffardo.

?Come il re che vuole salvarli dalle tenebre, naturalmente. Come l’unico che li porterà alla luce e farà in modo che non debbano più tenere nascosta la loro natura.? Dawud scuote la testa. ?Certo, chiunque abbia un po’ di cervello sa che sono tutte stronzate, ma loro le mandano giù come un gelato con tanto di ciliegina sopra. Non c’è modo di convincerli del contrario.?

?E morire che cosa sarebbe? Uno spiacevole effetto collaterale?? La voce di Hudson gronda sarcasmo, ma nei suoi occhi c’è qualcosa – un misto di rimorso e risolutezza – che mi spinge a cercare il filo blu dentro di me.

Faccio scorrere la mano sul nostro legame tra compagni, riversando in quel contatto tutto il mio amore e il mio conforto. So che non vuole che nessun altro sappia quanto è tormentato per quello che è appena successo con i lupi, e questo è l’unico modo che mi viene in mente per offrirgli sostegno al momento.

Ammesso che funzioni.

E un attimo dopo sono felice di vedere il mio compagno illuminarsi in viso. I nostri sguardi si incontrano, e io sorrido vedendo che i suoi occhi sono pieni di calore e sollievo, senza più traccia di dolore e rimorso. Per ora, almeno.

?Soprattutto in quel caso?, risponde piano Liam. ?è un onore morire per qualcosa in cui si crede.?

L’orrore della sua risposta rimbomba nella stanza, insieme alla consapevolezza che ha ragione. Anche Dawud la pensa così. Quante volte negli ultimi mesi siamo stati pronti a morire per fermare Cyrus? Quante volte siamo stati sul punto di sacrificare tutto perché convinti che fermarlo fosse la cosa giusta – l’unica – da fare?

E se invece ci trovassimo dall’altra parte? Se credessimo in Cyrus con la stessa determinazione con cui disprezziamo lui e tutto ciò che rappresenta? Se fossimo davvero certi di fare la cosa giusta, e che chiunque gli si oppone stia cercando di nuocere a noi, ai nostri figli e al mondo che abbiamo faticato tanto a costruire? Rabbrividisco al pensiero, perché è terribile constatare quanti lupi e vampiri credono negli orrendi progetti di Cyrus. Sto cominciando a realizzare con orrore che sarà estremamente arduo superare la prova che ci attende.

?E allora che facciamo?? sussurro con un tremito nella voce.

?Per prima cosa?? chiede Rafael, appoggiato contro il muro, le ginocchia piegate e il volto impassibile. ?Direi di cercare di capire esattamente dove siamo e se qui siamo al sicuro o no.?

?Oh, questo è facile?, risponde Macy. ?Siamo alla Corte delle streghe. Ed è ovvio che siamo al sicuro…?

Si blocca quando la porta viene spalancata e metà di quella che dev’essere la Guardia delle streghe, a giudicare dalle uniformi, irrompe nella stanza con le bacchette alzate e pronte a colpire.

22

CAN CHE ABBAIA MORDE ECCOME

?DOVETE andarvene?, intima la strega a capo della Guardia. è grande e grossa e minacciosa e, a giudicare dalle mostrine sulla tunica viola dell’uniforme, è anche una delle più alte in grado dell’esercito. ?Subito.?

?Andarcene?? ribatte Macy, stordita. ?Ma Valentina, siamo appena arrivati.?

?E adesso andatevene da qualche altra parte.? Valentina agita la bacchetta tra Hudson, Jaxon e me con occhi di ghiaccio. ?Qui non c’è posto per quelli come voi.?

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