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Court (Crave, #4)(52)

Author:Tracy Wolff

?Probabilmente lo era?, risponde Jaxon. Poi, con un sorriso dolce, aggiunge: ?Ci sono più cose in cielo e all’inferno, Orazio, di quante se ne sognano nella tua filosofia?.

?Volevi dire in cielo e in terra, vero?? ribatto sorridendo anch’io. Impossibile non farlo: queste sono state praticamente le prime parole che mi ha rivolto, un avvertimento e una promessa, anche se allora non lo sapevo.

?Dopo questi ultimi giorni?? domanda con un sopracciglio sollevato. ?No, intendevo proprio cielo e inferno. Sono certo che né Shakespeare né Amleto hanno mai passato un paio di settimane come le nostre.?

?Non hai tutti i torti.? Gli faccio una smorfia: a dispetto del casino in cui ci troviamo, in un certo senso mi sento sollevata.

Sono successe un sacco di cose davvero orribili, ma il fatto che in questo momento Jaxon stia così bene mi rende più felice di quanto potrei mai esprimere a parole. A guardarlo, nessuno direbbe che è morto meno di quarantott’ore fa.

è in forma, davvero in forma. E poi, per la prima volta da molto tempo, stare con lui è di nuovo un piacere. La sgradevole tensione che c’era tra noi è praticamente scomparsa e, al suo posto, sono subentrati rispetto, considerazione e affetto.

Sentimenti più simili all’amicizia che a una relazione romantica.

Sentimenti che significano famiglia.

è vero che sono successe un sacco di cose terribili, però il fatto che io e Jaxon siamo arrivati fin qui, dove avremmo dovuto essere da sempre, fa sembrare un po’ meno brutto tutto il resto. E se ci aggiungiamo che finalmente anch’io e Hudson abbiamo risolto i nostri problemi, o perlomeno così mi pare, posso dire di sentirmi cautamente ottimista per il futuro. Anche se al momento sembra che la vita di tutti noi – e il nostro mondo – stiano andando a rotoli.

?E allora, adesso che si fa?? chiede Eden. è seduta su un grosso mucchio di pietre, con l’aria distrutta, come se facesse fatica a tenere gli occhi aperti.

?Credo che dovremo trovarci un albergo?, suggerisco. ?Un posto fuori mano dove Cyrus e i suoi seguaci non penseranno mai di venirci a cercare. Dobbiamo dormire un po’, se vogliamo avere davvero una possibilità. O, perlomeno, convincerci di averla.?

?Sto già cercando?, dice Hudson, con i pollici che volano sul display del telefono. ?Ho trovato una casa non lontano da qui tramite una app. Ho affittato diversi cottage per il prossimo mese, nel caso ci occorra una base operativa per un periodo più lungo e, dato che la scorsa notte non hanno avuto ospiti, il proprietario ha acconsentito ad anticipare il check-in per un piccolo sovrapprezzo.?

?Una app? Intendi tipo Airbnb?? chiedo stupefatta.

?Una cosa del genere?, sorride.

?Credevo che per poter affittare uno di quei posti si dovesse prenotare in anticipo e avere, che ne so, come minimo venticinque anni o giù di lì.?

?Io di anni ne ho duecento e sono ricco sfondato, Grace?, ribatte con un tono buffo, e intanto prende dalla tasca della giacca un paio di occhiali scuri e li indossa proprio mentre i primi raggi del sole del mattino lambiscono il confine del cortile. ?Di tanto in tanto ha i suoi vantaggi.?

Mi viene da ridere. ?Sei ridicolo, sai??

Risponde con un ghigno. ?Ho mandato un messaggio con l’indirizzo a tutti tranne che a Dawud: scusa, ma non ho il tuo numero. Ci vediamo là. Io però devo scappare.?

?Aspetta, perché?? Lo afferro per un braccio mentre si sta già voltando per andarsene. Ma poi capisco, ancora prima di notare che tiene lo sguardo fisso sull’incavo della mia gola. Ha bevuto da me in prigione soltanto quarantott’ore fa. Non so di preciso per quanto tempo bere da un umano renda i vampiri ipersensibili al sole, ma è chiaro che è per più di due giorni.

?Va’!? gli dico, abbassando la mano e dandogli una spintarella in direzione dell’inferriata.

?Era quello che stavo cercando di fare?, risponde rivolgendomi un’occhiata che mi suscita emozioni che non dovrei provare, stanca come sono.

?Be’, è ora che me ne vada anch’io?, dice Jaxon, e sparisce dissolvendosi.

Rimango davvero stupita, soprattutto quando mi giro per parlare con Flint e lo sorprendo a guardare ovunque tranne me, mentre l’Ordine si sta già dissolvendo dietro a Jaxon. Apro la bocca per dire qualcosa – giusto per vedere la reazione di Flint –, ma prima che possa farlo, Eden mi mostra il suo cellulare.

?L’ho trovato su Google Maps. Pronti ad andare??

?Io lo sono già da dieci minuti?, risponde Dawud. L’aria intorno a l?i comincia a scintillare e sulla sua faccia si disegna un sorriso.

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