?Fammelo vedere e io ti bacerò?, ribatte.
?Speravo proprio che lo dicessi.? Gli accarezzo la mascella ruvida con i denti e lo sento sciogliersi.
?Ti amo?, mi sussurra tra i capelli.
A queste parole, sento una piacevole scossa.
Forse un giorno mi suoneranno familiari. Diventeranno una sorta di coperta calda da avvolgere intorno al cuore e all’anima. Ma oggi sono come fuochi d’artificio. Un’esplosione che mi scuote nel profondo.
?Io ti amo di più?, sussurro. Gli bacio la clavicola mentre passo le dita sui bottoni della camicia. Ha bisogno di farsi una doccia, e anch’io, ma per il momento mi godo il suo calore intenso.
Stargli così vicina non fa che accrescere l’urgenza.
Gli strappo la camicia e faccio lo stesso con la mia; nella foga di sentirlo contro di me, le mie dita si impigliano nella stoffa. Ho bisogno di stringerlo, di toccarlo, di sapere che, qualunque cosa succederà, questo ci sarà sempre.
Lui ci sarà sempre.
Ma prima che riesca a dirglielo, lui si stacca da me con il petto ansimante e gli occhi lucidi. Una gocciolina del mio sangue gli brilla sul labbro inferiore e i suoi capelli, sempre impeccabili, sono tutti arruffati. è incredibilmente sexy e non desidererei altro che passargli di nuovo le dita in quelle onde di seta, riportarlo sopra di me e lasciare che il desiderio ci trasporti lontano dai nostri problemi ancora per un po’。
Ma lui mi trattiene le mani nelle sue e chiude gli occhi. Fa un respiro lungo e fremente, come se dovesse dirmi qualcosa.
?Che cosa c’è che non va?? gli chiedo.
Scuote la testa. ?Niente, ti amo, tutto qui.?
?Ti amo anch’io.?
?E mi dispiace…？
?Di amarmi?? chiedo, mentre un freddo improvviso scaccia il calore che ho dentro.
?No!? I suoi occhi – i suoi bellissimi occhi color del cielo – si spalancano di scatto. ?Non potrei mai dispiacermi di questo. Ti amerò per il resto della vita.?
?Intendi per l’eternità? Direi che potrebbe bastarmi.?
?In effetti, era proprio quello di cui volevo parlarti.?
?Dell’eternità?? domando sorridendo, e sforzandomi di ignorare i campanelli d’allarme che mi stanno suonando nella testa. Perché è con Hudson che sto parlando, e lui non mi farebbe mai del male.
Deglutisce. ?Ho bisogno che tu faccia una cosa per me.?
?Quello che vuoi?, rispondo d’istinto.
Stavolta, quando chiude gli occhi, abbassa talmente il mento che i capelli gli cadono in avanti. Gli sollevo la testa per poterlo guardare in faccia, concentrandomi sulla sensazione delle sue morbide ciocche sotto le dita anziché preoccuparmi di ciò che sta per dirmi. Insomma, non ci vuole un genio per capire che non mi piacerà.
All’improvviso, mi bacia il palmo e lo tiene stretto per un paio di secondi. Poi riapre gli occhi e io vi leggo una determinazione che pochi istanti fa non c’era. Mi sento stringere lo stomaco, e non è una bella sensazione, prima ancora che mi afferri l’altra mano, quella con il tatuaggio della Corona, e se la prema sul petto.
?Voglio che tu la usi su di me.?
?In che senso?? gli chiedo senza capire.
?Voglio che tu usi la Corona per portarmi via i miei poteri.?
32
POWER OFF
è UN’IDEA così assurda che scoppio a ridere. Non riesco a trattenermi.
?Sì, come no?, sbotto alla fine, girandomi sul letto. ?Credevo che stessi per dire una cosa seria.?
?Ma io non sto scherzando.? Rotola su un fianco e si puntella su un gomito. ?Intendevo davvero quello che ho detto. Ho bisogno che tu…？
?Non parlavi sul serio?, ribatto, sforzandomi di ignorare il senso di nausea che sento alla bocca dello stomaco all’idea di quello che sta proponendo. ?Non puoi davvero volere che io ti privi dei tuoi poteri. E non esiste che io lo faccia, neppure se me lo chiedi tu.?
?Hai appena detto che faresti qualsiasi cosa per me?, mi fa notare tranquillo.
?E infatti è così?, gli assicuro. ?Non ci penserei nemmeno un attimo se fosse una cosa ragionevole. Morirei per te, Hudson. Ma questo?? Scuoto la testa. ?Questo è impossibile. Non puoi chiedermi di…？
Inarca un sopracciglio. ?Di impedirmi di fare ancora incautamente del male a qualcuno??
?Non hai mai fatto incautamente del male a qualcuno in vita tua.? Prendo un bel respiro e sento l’orrore ribollirmi dentro. ?E poi, qui non stiamo parlando di impedirti di fare del male ad altra gente. Mi stai chiedendo di fare del male a te. Sono sicura che ne sei consapevole.?
?Ti sto chiedendo di aiutarmi, Grace. Tu sei l’unica al mondo che può farlo.?
Sentendo lo strazio nella sua voce mi salgono le lacrime agli occhi.