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Court (Crave, #4)(59)

Author:Tracy Wolff

?Forse no?, conviene con una luce triste negli occhi. ?Però diciamo che esistono vari livelli di conversazioni spiacevoli, e questa non lo è così tanto.?

?D’accordo.? Bevo un ultimo sorso di caffè per farmi coraggio. Il panico mi fa contrarre le pareti dello stomaco, agitandolo al punto che rimpiango di averlo riempito con tutto quel cibo. ?Quindi, quanto è brutta??

?Non lo è affatto, guardando le cose in prospettiva.?

?Fantastico. Cioè, a chi non piace guardare le cose in prospettiva?? Sospiro indispettita e intanto mi preparo a quello che sta per dire. ?Va bene, d’accordo. Di che si tratta??

Fa per parlare, poi si interrompe con una risata nervosa. ?Perché non ci rilassiamo un po’ tutti e due, prima??

Inarco un sopracciglio. ?Credo sia ormai troppo tardi per questo.?

?Già.? Sospira. ?Hai ragione.?

Poi non dice più una parola per un’eternità. Sono tesa come una corda di violino, l’ansia che mi striscia dentro mi sta riducendo le viscere in poltiglia. Cerco di convincermi che qualunque cosa Hudson abbia da dirmi non sarà chissà che, ma lui ha sempre la tendenza a minimizzare, come ha dimostrato ieri sera. Perciò temo che ciò che deve dirmi sarà importante e, ultimamente, importante è sinonimo di brutto.

?Ho pensato alla Corte dei gargoyle?, comincia a spiegare quando ormai ho i nervi a fior di pelle.

Non è la piega che mi aspettavo avrebbe preso la conversazione e, per qualche istante, lo guardo senza capire, poi azzardo un: ?E allora? So che siete tutti convinti che sia pazza, ma ti giuro…?

?Nessuno di noi crede che tu sia pazza?, mi tranquillizza. ?Ed è per questo che ho passato le ultime ore a riflettere su quello che hai visto. E a cercare una risposta.?

?E l’hai trovata?? gli chiedo, anche se conosco già la risposta. Hudson non si sforzerebbe di essere così dolce con me se non si fosse già fatto un’idea. E se quell’idea non avesse il potenziale di sconvolgermi.

?Forse.? Socchiude gli occhi per concentrarsi meglio. ?Ti ricordi quella sera nella lavanderia? Quando abbiamo ballato??

?Vuoi dire quando mi hai ordinato di stare zitta e ballare?? Sorrido dolcemente, perché è evidente che me lo ricordo.

?Credo che sia stata la musica.? Mi scocca un sorriso impertinente.

?E chi la controllava, la musica??

Fa spallucce. ?Non è colpa mia se ho buon gusto e un tempismo perfetto.?

?Per non parlare di un ego immenso?, ribatto alzando gli occhi al cielo.

?L’umiltà è sopravvalutata.? Il suo sorriso si spegne. ?Comunque, è allora che hai visto tutti i tuoi fili per la prima volta, giusto??

?Sì, infatti?, confermo. Non capisco dove voglia andare a parare, ma so che dev’essere una cosa importante. Glielo leggo negli occhi, lo sento nella voce.

?è stata la prima volta che ho visto il tuo legame con Jaxon da vicino.? Fa una smorfia. ?è stato divertente.?

?Lo immagino.? Gli stringo una mano. ?Non tirarla per le lunghe, Hudson, perché mi stai davvero spaventando.?

?Scusa. Stavo cercando di preparare il terreno.? Si sporge in avanti e mi bacia delicatamente. ?E, comunque, non c’è niente di cui aver paura, te lo giuro.?

?D’accordo.? Non gli credo, ma non ho alcuna intenzione di dirglielo perché voglio che arrivi al dunque.

?C’era anche un filo verde. Te lo ricordi??

?Se me lo ricordo? Lo vedo ogni volta che tocco uno degli altri. Cosa che faccio di continuo, considerato che quello color platino serve a trasformarmi in gargoyle.?

?Già.? Si schiarisce la voce. ?Perciò, sai a che cosa ti unisce il filo verde??

E di colpo le farfalle che ho nello stomaco si trasformano in gigantesche falene divora-uomini. ?Credo che la domanda giusta sia: tu sai a che cosa mi unisce??

Fissandomi negli occhi, risponde: ?Forse?.

34

LA TEORIA DEL FILO (VERDE)

??FORSE’ non è una risposta?, obietto senza distogliere lo sguardo, in cerca di un indizio che mi faccia capire a che cosa sta pensando.

?Invece sì, se non sono sicuro di avere ragione.? Tace per un istante. ?Avevo pensato di parlartene al nostro ritorno alla Katmere, ma, sinceramente, non c’è proprio stato il tempo, e poi non sono neppure certo che la mia ipotesi sia corretta. Però i tuoi ricordi del viaggio alla Corte dei gargoyle… Come ho detto, non sono sicuro di avere ragione…?

?Sì, be’, non sappiamo neppure se hai torto, perciò sputa il rospo prima che dia di matto. A chi mi lega il filo verde??

?Ricordi di averlo mai toccato?? mi chiede. ?Magari soltanto sfiorato??

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