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Court (Crave, #4)(61)

Author:Tracy Wolff

La morte dei miei genitori, quella di Xavier e di Luca, la gamba di Flint, l’anima di Jaxon… Tutte queste cose sono successe perché la Dissanguatrice si è immischiata nella mia vita.

è con questo pensiero in testa che mi volto per cercare la mano di Hudson e appoggiarmela sul petto, dove posso accarezzarla guardandolo negli occhi. Lui mi sorride con indulgenza, ma gli angoli di quel suo sorriso da un milione di dollari sono avvizziti e sembrano un po’ forzati. Gli zigomi sono più sporgenti del solito, ed è come se nei suoi splendidi occhi infuriasse una tempesta, come se un ciclone gli turbinasse nella testa, lontano dalla vista.

?Stai bene?? gli chiedo, anche se so che non è così.

?Ma certo?, risponde lui sorridendo un po’ di più.

?Hai un aspetto orribile.? Gli accarezzo una guancia con l’altra mano.

Si finge offeso. ?Wow. E così l’idillio è finito, eh??

Alzo gli occhi al cielo. ?Lo sai che cosa intendo.?

?Ah, sì?? Toglie dal letto i resti della mia colazione, poi mi afferra e mi fa rotolare fino al lato opposto del materasso. è sopra di me, la sua faccia a pochi centimetri dalla mia. ?Sei ancora convinta che abbia un aspetto orribile?? chiede facendomi il solletico.

Sono troppo occupata a ridere come una matta per rispondere.

?Sarebbe un no?? domanda continuando a farmi il solletico.

?Basta!? ansimo ridendo fino alle lacrime. ?Basta, ti prego!?

?Mi stai dicendo che hai finito di offendere??

?Non lo so?, rispondo stringendogli le mani nelle mie. ?E tu stai dicendo che la smetterai di comportarti da stronzo??

?Ehi, ma che parole sono?? ribatte strabuzzando gli occhi.

?Sì, be’, ho pensato di adeguarmi al tuo raffinato modo di esprimerti.?

Nei suoi occhi si accende una luce malandrina. ?Il mio modo di esprimermi è decisamente raffinato, signorina.?

?Come no?, sbuffo, e poi: ?Sono preoccupata per te, Hudson?.

?Non c’è nulla di cui preoccuparsi?, risponde, e per un attimo penso che stia per ricominciare con il solletico. Invece, si limita a sorridermi con uno sguardo tenero negli occhi.

So che dovrei insistere e farlo parlare di quello che lo preoccupa. Però non voglio forzarlo proprio adesso che abbiamo qualche attimo per noi, lontani dal macello in cui stiamo per infilarci. Voglio soltanto tenerlo stretto al cuore il più possibile.

E così mi avvinghio a lui con le gambe e le braccia. ?Ti amo?, gli sussurro contro la pelle fresca della gola. Sento il suo cuore battere in fretta, il suo petto ansimare mentre lotta contro demoni di cui non vuole parlare.

?Anch’io ti amo?, bisbiglia.

All’improvviso, però, una serie di messaggi che arrivano contemporaneamente sui nostri cellulari ci riporta alla realtà. Gli altri sono svegli e ansiosi di decidere le prossime mosse.

Hudson rotola per prendere il telefono e io afferro un cuscino e me lo metto sulla faccia. Forse se mi comporto da struzzo, riesco a evitare questa discussione. E, di conseguenza, anche ciò che va fatto.

?Lo sai che se starai nascosta lì sotto, prenderemo decisioni senza di te, vero?? mi chiede Hudson con una sfumatura divertita nella voce.

?Lo dici come se fosse una cosa brutta?, ribatto.

Hudson ride e mi strappa il cuscino dalla faccia.

?Ehi, restituiscimelo.? Cerco di riprendermelo, ma lui lo allontana dalla mia portata. ?Non vuoi mostrarti ragionevole su questa cosa, vero??

Il suo sorriso si trasforma in un sogghigno. ?Certo, perché qui sono io quello irragionevole.?

?D’accordo.? Mi ributto sul letto e fisso il soffitto piastrellato di bianco. ?Andiamo a trovare la Dissanguatrice.?

?E, quando le parlerai, ti sforzerai di mantenere la mente aperta??

?Dici sul serio?? ribatto incredula. ?Sei tu quello che litiga in continuazione con lei e adesso vieni a farmi la predica sulla necessità di mantenere la mente aperta??

?Io ho tutti i diritti di litigare con lei, visto che mi odia, ma ha un debole per te. Il che significa che, se vogliamo ottenere qualcosa, dovrai essere gentile con quella vecchia gallina.?

?E ti dice niente il fatto che una vecchia e sleale assassina abbia un debole per me?? gli domando.

Hudson sorride lasciando cadere il cuscino sul letto. ?Mi dice che sei così straordinaria che persino una psicopatica non può non amarti.?

?Non fare il ruffiano.? E poi, tanto perché non pensi di essersela cavata così a buon mercato, prendo il cuscino e glielo lancio.

Lui lo afferra strizzandomi l’occhio – sai che sorpresa – e chiede: ?Funziona??

?Tu che cosa ne pensi?? Mi alzo dal letto e, andando in bagno, prendo lo zaino. Forse, dopo essermi vestita, mi sentirò più bendisposta.

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