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Court (Crave, #4)(72)

Author:Tracy Wolff

Strizza gli occhi e io aspetto la sua prossima mossa… e cioè schioccare le dita e pietrificare tutti gli altri. Non appena sono immobilizzati, la vulnerabilità che ha finto sin dal nostro arrivo sparisce, ed ecco comparire la donna dura e violenta che conosco e detesto con tutto il cuore.

?A che gioco stai giocando, Grace?? sbotta con un tono che non ammette repliche.

Ma io non ho più la pazienza di starla a sentire. Se vuole squarciarmi la gola, che lo faccia pure, perché non intendo piegarmi. Non questa volta. Né mai più.

?è la stessa domanda che dovrei fare io a lei?, ribatto secca.

?Non sono io che sono venuta a cercare te?, replica. Non ha torto e la cosa mi urta non poco.

La fisso con gli occhi socchiusi. ?No, ma è lei che mi costringe ogni volta a venire qui.? Poi, con un respiro profondo per tenere a bada l’ansia, sfioro il filo verde dentro di me, e anche quelli dei miei amici e del mio compagno. è così che ho sbloccato Hudson quando siamo stati qui l’ultima volta, e magari funzionerà di nuovo…

Do un’occhiata alle mie spalle e mi rendo conto che è così. Tutti i miei amici sono sbloccati, e nessuno sembra essersi accorto di niente. Tranne forse Hudson, che osserva entrambe con occhi attenti e pensierosi.

La Dissanguatrice ha la mano sollevata, come se fosse pronta a immobilizzarli di nuovo, perciò mi protendo verso di lei e le sussurro a denti stretti: ?La smetta di giocare a fare Dio con me e i miei amici?.

A queste parole si blocca, le labbra contratte in un ghigno divertito. ?Stai chiedendo più di quanto immagini, Grace.?

?Oh, davvero? E perché mai?? Insomma, quant’è egocentrica una persona che risponde in quel modo?

?è un po’ difficile per me non fare Dio. Considerato chi sono.?

?Il vampiro più vecchio del mondo?? Sto attenta a dirlo come se non fosse niente di che.

?La dea del caos?, risponde lei, con gli occhi che vorticano di nuovo provocandomi un senso di nausea. ?E il filo verde che continui a sfiorare? Certo che ci unisce, perché tu sei mia nipote.?

42

NON CREDO ESISTA UN CROMOSOMA PER QUESTO

LE sue parole rimangono sospese nell’aria come una bomba a mano appena lanciata. E, come una bomba, ci vogliono pochi secondi prima che esploda e scoppi il caos.

Tutti nella stanza sono scioccati.

Macy trattiene il fiato.

Mekhi si dondola sui talloni.

Eden mormora: ?Porca vacca!?

Persino Flint abbandona la solita espressione rabbiosa, per chiedere sorpreso: ?Che cos’ha detto??

Soltanto Hudson e Jaxon non dicono nulla, così mi volto a guardarli con il gelo nel sangue per capire se le credono. Per capire se io dovrei crederle.

Hudson è ancora appoggiato al muro, ma pare più in tensione di prima. A dispetto delle apparenze, sta seguendo il nostro colloquio con la massima attenzione e vedendo la sua espressione mi viene il sospetto che non sia rimasto così sorpreso dalla rivelazione della Dissanguatrice. Che cos’altro ha dedotto con quel suo cervello fine e perché ha ritenuto che non fosse il caso di parlarmene?

Quando i nostri sguardi si incontrano, accenna un sorriso. è un sorriso confortante, pieno di incoraggiamento, di sostegno e di fiducia in me, che mi dà forza, convincendomi a credere di poter fare qualsiasi cosa, persino di affrontare la Dissanguatrice sul suo terreno.

Jaxon, invece, sembra scioccato quanto me, e anche incavolato nero. Si fa avanti e si ferma alle mie spalle. ?Ma di che stai parlando?? chiede. ?Tu sei un vampiro…?

?Io scelgo di essere un vampiro?, lo corregge. ?Così come mia sorella sceglie di essere umana. E Grace è un gargoyle. Ma questo non significa che in lei non ci sia dell’altro.?

?Lei poteva scegliere di essere qualcos’altro?? La domanda mi esce spontanea. è un pensiero che va contro tutto ciò che provo, cioè che essere un gargoyle è parte della mia natura a livello cellulare. Sceglierei di essere una creatura diversa, se potessi?

La Dissanguatrice inarca un sopracciglio. ?Certo che sì. Ho creato gli esseri paranormali dalla fonte del mio potere, perciò sono tutte una parte di me, e io di loro. Le mie creature sono bellissime e perfette. Be’, tranne…? e guarda di sottecchi Flint, ?i draghi. Ancora non riesco a credere di avervi conferito tanta forza e potere, e che voi preferiate farvi mettere in ginocchio da una cianfrusaglia qualsiasi o da un po’ d’oro. Siete creature deboli.?

Flint fa un balzo in avanti e atterra ai piedi di Jaxon. ?Brutta stro…? ma si interrompe quando lei lo manda a sbattere contro la parete. Jaxon corre da lui, però Flint rifiuta il suo aiuto e si alza in piedi da solo. Non può accettare l’insulto rivolto al suo popolo, e cerca di avventarsi sulla Dissanguatrice – che lo guarda divertita –, ma Mekhi e Eden gli bloccano la strada.

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