Ed eccola lì, la mia debolezza messa a nudo davanti a tutti. Perché desidero con tutto il cuore accettare quello che mi sta offrendo, e lo sa anche lei. Non voglio sapere niente del mio filo verde o di come siamo legate, né scoprire se i miei genitori mi hanno mentito per tutta la vita, o se sono una pedina in una gigantesca partita a scacchi giocata dagli dei, destinata a vivere o morire in base ai capricci di altri. L’unica cosa che voglio è tornare al faro di Hudson e stare con il ragazzo che amo dimenticando il mondo grande e spaventoso che c’è là fuori.
Il cuore mi martella contro le costole con tanta forza che è un miracolo che non si spezzino. Mi asciugo il palmo umido di una mano sui jeans. Sono sicura che anche l’altra sia sudata, ma sembra che Hudson non abbia intenzione di lasciarla andare. Di lasciarmi andare.
Mi volto verso il mio compagno mordicchiandomi un labbro. So che cosa dovrei fare, però la Dissanguatrice mi ha dato una scelta. Pillola rossa o pillola blu? per citare uno dei miei film preferiti, e vorrei talmente tanto scegliere quella blu che mi tremano le mani per lo sforzo di non scappare. Mi manca il fiato.
Poi il mio sguardo incontra quello di Hudson e il respiro torna regolare.
In un lampo, i suoi occhi color dell’oceano colgono tutto quello che mi sto sforzando di nascondere. Lo sa. Lui sa che sto combattendo contro un attacco di panico. Sa che vorrei accettare l’offerta della Dissanguatrice e nascondermi da Cyrus, che farei qualsiasi cosa pur di evitare la sensazione di non poter controllare il mio corpo. E sa che se deciderò in tal senso, con ogni probabilità finiremo per vivere in qualche grotta sperduta dell’Alaska, con imponenti misure di sicurezza all’esterno per impedire l’ingresso a Cyrus, proprio come fa la Dissanguatrice. O, peggio, vivremo perennemente in fuga e Hudson dovrà usare i suoi doni per tenerci al sicuro, perdendo ogni volta un pezzo della sua anima. Però a lui non importa.
I suoi occhi si increspano appena agli angoli: mi sta dicendo con lo sguardo che se è questo che voglio fare, se è questo quello che ho bisogno di fare, lui mi appoggerà al mille per cento. Che la mia non è una resa, come nello scontro con i giganti, quando ho avuto bisogno che il mio compagno mi desse un calcione nel sedere per indurmi a continuare a lottare e andare avanti, e soprattutto a credere in me stessa quanto ci crede lui. No, Hudson appoggerà qualsiasi decisione sceglierò di prendere per la mia salute mentale. E, di colpo, faccio un respiro profondo, mi riempio i polmoni di ossigeno e rilasso le spalle.
E, se mi fosse rimasto ancora qualche dubbio, articola con le labbra: Ti amo. E io mi sciolgo. Mi sciolgo e basta.
Rispondo: Lo so, e lui mi stringe una mano, un angolo della bocca sollevato in un mezzo sorriso.
Il mio sguardo corre a Jaxon, in piedi vicino a una poltrona rossa imbottita, la mascella serrata, le sopracciglia alzate come a chiedere: Perché non pretendi che ti dica tutto? E a Flint, subito davanti a lui, con i pugni sui fianchi, che dondola sui talloni, pronto ad aggredire di nuovo la Dissanguatrice. A Macy e ai suoi capelli color delle fiamme, che mi implora con gli occhi di scoprire quello che è successo a sua madre. Infine a Mekhi e Eden, che hanno dato per scontato che chiederò di sapere come sconfiggere Cyrus e salvare i ragazzi. Tutti e due sono protesi in avanti, con le braccia sulle ginocchia, gli occhi fissi sulla Dissanguatrice, pronti ad ascoltare qualsiasi cosa vorrà dirci.
Di fatto, le uniche due persone che hanno capito che vorrei scappare sono Hudson e la Dissanguatrice. Il mio sguardo passa ai suoi vorticanti occhi verdi. Mi fissa dall’alto in basso con aria perplessa. Mi ha offerto una scelta, ma è ovvio che sa già quale sarà la mia decisione, ed è stufa di perdere tempo.
E ha ragione.
Per quanto in questo momento voglia disperatamente scappare, non lo farò. Magari avrò un attacco di panico mentre parlerà, o magari avrò anche bisogno di piangere un po’, ma ciò non significa che non farò il possibile per salvare il mio popolo, per salvare questo mondo da Cyrus, per impedire che altri soffrano.
?Dunque, bambina? Che cos’hai deciso?? mi chiede la Dissanguatrice.
Faccio un altro bel respiro, sollevo il mento e sostengo il suo sguardo. ?Vorrei sapere esattamente come rispedire a calci in culo Cyrus sotto il masso da cui è strisciato fuori. Mi dica tutto.?
Ed è inquietante che la Dissanguatrice e il mio compagno rispondano esattamente nello stesso momento con le stesse parole: ?Brava ragazza?.
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OH. MIO. DIO.
?COME per tutte le storie, è meglio partire dall’inizio?, comincia osservandoci uno per uno. ?In principio una coppia di dei diede alla luce due gemelle. Una era la dea del caos, l’altra la dea dell’ordine…?