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Court (Crave, #4)(77)

Author:Tracy Wolff

Flint strabuzzò gli occhi scioccato. ?è stata lei a creare il nostro Ossario sacro? Credevo che lo avessero fatto le streghe con un patto. Perlomeno, è quello che ci insegnano a scuola.?

La Dissanguatrice scuote la testa. ?Ho fatto parecchie cose per proteggere la vostra specie, ed è per questo che mi secca enormemente che voi invece veneriate un mucchio d’oro.? Quando posa lo sguardo su Jaxon, la sua espressione si addolcisce. ?Ma immagino che ora che ho un drago in famiglia, cercherò di passarci sopra.?

Un drago in famiglia? Deve riferirsi al cuore di drago di Jaxon, anche se non lo definirei propriamente un drago.

Riporta l’attenzione su di me e prosegue: ?Quello vissuto tra voi fu un periodo oscuro; vedere mia sorella e i suoi cacciatori cercare di stanarvi, costringervi a riparare nell’ombra. Perciò dichiarammo guerra agli umani. Se non vi avessero permesso di vivere alla luce, li avremmo trascinati nell’ombra con noi. Insegnai ai vampiri a essere più forti…? sostiene lo sguardo di Hudson ?…e a sviluppare doni. Assunsi il comando dei nostri eserciti… e non mostrai alcuna pietà.?

Con un suo gesto della mano, improvvisamente ci ritroviamo circondati da centinaia e centinaia di creature e umani che si affrontano su un campo sterminato. Le grida feroci della battaglia, il clangore del metallo e le urla dei moribondi, persino i penosi singhiozzi dei feriti schiacciati sotto il peso dei cadaveri, si mescolano in una terrificante cacofonia di guerra che mi gela il sangue.

E in mezzo a questa baraonda c’è la Dissanguatrice, molto più giovane e vestita di nero da capo a piedi. Nelle mani ha due coltelli a tripla lama e doppio filo, che affonda nei suoi nemici come se fossero burro. Decine di umani l’aggrediscono con le spade sguainate mentre lei si dissolve, si accuccia, salta, ruota e, a ogni balzo aggraziato, i suoi eleganti coltelli fendono l’aria con mortale precisione, lacerando muscoli e tendini. I nemici cadono come birilli. Ai suoi piedi giacciono mucchi di cadaveri, e lei ha la faccia e i vestiti intrisi del loro sangue.

?Dissanguatrice?, sussurro.

?Esatto, questo orrendo nome mi è stato attribuito per la mia implacabile sete di sangue degli umani.? Agita una mano e la scena disgustosa scompare. ?Ma non tutti riuscirono a sopportare le uccisioni, lo spargimento di sangue, e le nostre fazioni cominciarono a sfaldarsi e a schierarsi con gli umani. Duemila anni fa perdemmo la Prima grande guerra, e tentammo di tornare a casa per ricompattarci. Ma ormai mia sorella, che vedeva il suo sogno a portata di mano, rifiutò di concedere a voi paranormali una tregua dai suoi cacciatori. La nostra specie era ormai quasi estinta, perciò dovevo fare qualcosa. Così mi sacrificai rinchiudendomi qui dentro e, così facendo, intrappolai anche mia sorella. Era l’unico modo per fermarla o, quanto meno, per rallentarla.?

La Dissanguatrice tace, e il vuoto nei suoi occhi è sostituito da un sentimento simile all’orgoglio. ?E poi capii di dovervi dare un dono che vi consentisse di sopravvivere. Un dono talmente prezioso che all’inizio neppure io conoscevo la piena portata di quello che avevo fatto.? Si ferma di nuovo. ?Con tutto il potere divino a cui riuscii ad attingere, creai la magia dei legami tra compagni. Pensai che se aveste avuto un compagno, avreste avuto maggiori probabilità di sopravvivere, maggiori possibilità di sfuggire a un cacciatore.?

Rimango a bocca aperta. ?Quindi è per questo che sapeva come creare un finto legame tra compagni tra me e Jaxon??

Alle mie parole tutti, tranne Hudson e Jaxon, trattengono il fiato. Mi si stringe lo stomaco: ho messo in piazza gli affari personali di Jaxon senza rifletterci, ho rivelato una cosa che magari lui avrebbe preferito tenere segreta e adesso ci sto malissimo. Mi giro per incrociare il suo sguardo e chiedergli scusa. Lui mi fa un mezzo sorriso, so che ha capito, ma vorrei almeno abbracciarlo per farmi perdonare. E lo farei, se Flint non lo stesse fissando come se lo vedesse per la prima volta. E lo stesso Jaxon. Tra loro sta succedendo qualcosa, ma l’ultima cosa che vorrei è restare lì a spiarli.

?Ma certo, mia cara?, conferma la Dissanguatrice. ?Però non corriamo troppo.? Posa lo sguardo sul fuoco e i suoi occhi roteano come se fossero catturati dalle fiamme. ?La magia ha uno strano modo di trovare il proprio posto nell’universo, di raggiungere il suo scopo. E, una volta scatenata, assume vita propria.?

Nella sala cala un silenzio sinistro. L’unico rumore è il crepitio del fuoco, con i suoi sibili e scoppiettii irregolari, dal momento che nessuno ha intenzione di interrompere di nuovo la Dissanguatrice. è come se avvertissimo che quello che sta per dirci cambierà tutto.

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