Home > Books > Court (Crave, #4)(85)

Court (Crave, #4)(85)

Author:Tracy Wolff

E così avvolgo la mano intorno al mio filo di semidea e lo stringo più forte che posso, anche quando si scatena l’inferno.

Vedo saettare un lampo e sento un forte schianto. Il vento soffia come un uragano, abbattendosi su di me con tanta violenza da rischiare di travolgermi. Hudson accorre in mio soccorso – avverto le sue mani sui fianchi nonostante la tempesta, il vento e i fili verde e argento – e mi cinge saldamente mentre il mondo mi vortica intorno.

Un altro lampo, un altro potente schiocco. E, per un attimo, mi compare davanti la faccia di Remy.

Mi sorride come a dire: Guarda in che guaio ti sei andata a cacciare, e sembra così reale che ho l’impressione di averlo davvero qui con me.

?Remy!? urlo cercando di raggiungerlo, ma lui sparisce con una strizzatina d’occhio nel momento in cui gli esili fili d’argento mi vengono strappati di mano.

Cerco di riprenderli, ma sono già troppo lontani, il vento li sospinge via, nelle tenebre che mi avvolgono.

?Grace!? urla Hudson, e istintivamente mi giro verso di lui.

?Hudson?? ansimo mentre il vento continua a sballottarmi.

?Grace! Sei qui!? Poi mi afferra stringendomi al petto. ?Avevo paura di averti perso…?

Si interrompe quando sopra di noi si sente un nuovo schianto.

?Lascialo andare!? urla per sovrastare il rumore.

?Che cosa devo lasciare andare??

?Il filo verde.? La voce di Hudson si fonde con quella di Alistair finché le sento entrambe riecheggiare dentro di me.

?Lascia andare il filo verde?, ripetono insieme.

E così ubbidisco, stupita di non averlo già fatto. Ed è allora che si scatena davvero l’inferno.

49

FINO AD ARRIVARE Là DOVE NESSUN GHIACCIOLO è MAI GIUNTO PRIMA

IO, Hudson e la Dissanguatrice siamo ancora all’interno del cerchio creato dai simboli. Dentro il vento soffia con forza, ma fuori sembra tutto tranquillo. Poi però nella stanza riecheggia uno schianto sinistro.

?E questo che diavolo era?? ringhia Hudson.

Sto per dirgli che non ne ho idea quando mezzo soffitto ci crolla addosso distruggendo una delle rune fluttuanti.

Il cerchio comincia a lampeggiare, poi si spegne. Adesso il vento infuria per tutta la stanza trascinando tutti nel suo vortice.

Macy è sollevata da terra. Mekhi cerca di trattenerla, ma entrambi vengono scagliati violentemente contro la parete dove di solito c’è il camino.

A Flint cedono le gambe e si accascia sul pavimento.

Jaxon sta sfruttando la telecinesi per evitare che anche Eden vada a sbattere contro un muro, ma ormai non si regge quasi più in piedi.

Quando cominciano a pioverci sulla testa ghiaccioli acuminati e sassi, ho la certezza che moriremo tutti. Con la mia inesperienza ho provocato un crollo di proporzioni tali che neppure un gruppo di paranormali è in grado di sopravvivere.

A questo pensiero mi sento travolgere da un’ondata di terrore e senso di colpa. Le ginocchia mi vacillano mentre dentro inizia a serpeggiarmi il panico. Faccio il possibile per allontanarlo – è il momento meno opportuno per un attacco di panico –, ma non è facile. Soprattutto perché so di essere io la causa di tutto, io con il mio maledetto filo verde. Giuro che non lo toccherò mai più.

?Andrà tutto bene?, mi sussurra Hudson contro la guancia mentre il mondo ci crolla addosso. ?Non è colpa tua.?

?E invece sì che è colpa mia?, ribatto abbandonandomi contro il suo petto solido per assorbire la sua forza.

?Non è vero!? insiste. ?Nessuno sa andare in bicicletta la prima volta che ci sale sopra.?

Vorrei dirgli che si sbaglia, che il filo verde è uguale a tutti gli altri che ho dentro, ma sappiamo entrambi che non è vero. Il filo verde di semidea è diverso da qualunque cosa abbia mai toccato prima. E da qualunque cosa abbia mai provato prima.

è questa consapevolezza che finalmente mi calma i nervi e il cuore, assicurandomi che le ginocchia mi reggeranno mentre faccio una serie di respiri lunghi e profondi. All’improvviso, anche la tempesta si placa. Dal soffitto non cadono più ghiaccio e pietre e i detriti si posano di nuovo a terra.

Quando le schegge di ghiaccio si depositano sul pavimento, finalmente Hudson mi lascia andare. Deve avere disintegrato tutti i blocchi di ghiaccio che ha visto piovere, perché intorno a noi non ci sono pezzi grossi, soltanto una quantità infinita di fiocchi di neve che fluttuano a terra. La grotta della Dissanguatrice è devastata. Flint, alle spalle di Hudson, è circondato da un mucchio di ghiaccioli giganteschi e dall’aspetto decisamente pericoloso.

 85/308   Home Previous 83 84 85 86 87 88 Next End