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Court (Crave, #4)(86)

Author:Tracy Wolff

?Oddio!? urlo correndogli incontro. ?Mi dispiace tanto. Stai bene??

?Devo proprio dirlo, Grace, hai un’ottima mira. Grazie al cielo.? Afferra due dei ghiaccioli più grossi conficcati nel terreno e li spezza come se niente fosse, quindi fa altrettanto con gli altri. ?Un paio di centimetri, e uno di questi mi avrebbe perforato in un posto piuttosto delicato.?

La sua vuole essere una battuta, ma sono troppo occupata a fissare l’ultimo pugnale di ghiaccio che gli ha mancato la coscia per un soffio. Sto male al pensiero che avrebbe potuto essere infilzato da uno di quegli affari, e sarebbe stata tutta colpa mia. Per non essere stata capace di controllare il potere che si accompagna al filo verde, e per averci provato nonostante sapessi di non essere pronta.

Probabilmente mi si legge in faccia quanto sia dispiaciuta, perché Flint mi dà una leggera spallata. ?Ehi, va tutto bene?, mi dice. ?Sono più robusto di quanto sembri. In fin dei conti sono un drago!?

?Comunque hai rischiato…?

?Sì, ma non è successo niente.? Mi sorride. ?E poi, non hai sentito? I draghi sono quasi indistruttibili.?

?Appunto, ‘quasi’。?

?Non preoccuparti, Grace, è tutto a posto.? Per convincermi, si fa una croce sul cuore e aggiunge: ?Lo giuro?.

?A chi?? ribatto. ?Alla dea del caos??

Lui ride. ?Be’, lei sa che preferisco venerare un bracciale tennis.?

Mi esce una risata strozzata e subito mi guardo in giro per la grotta per vedere se la Dissanguatrice ha sentito il suo commento.

?E adesso che facciamo?? chiede Macy mentre Mekhi l’aiuta a rialzarsi. Ha le pupille dilatate, e i capelli colore del fuoco così scompigliati per colpa del vento che sembra che abbia davvero delle fiamme che le spuntano dalla testa.

?Scappiamo?? propongo scherzando… fino a un certo punto. Dubito che la Dissanguatrice apprezzi il disastro che ho combinato nella sua grotta.

A sorpresa, invece, lei si avvicina e dice: ?Ci sono cose da cui non puoi scappare, Grace. E il tuo potere è una di queste?.

Poi agita una mano e il suo salotto torna in condizioni perfette com’era prima.

?Tutto qui?? Eden si guarda intorno. ?Un piccolo gesto della mano e ogni cosa si mette a posto??

?Tutto qui?, conferma la Dissanguatrice esaminando soddisfatta la stanza. ?Anche se credo che ‘a posto’ sia riduttivo, non trovi??

?E io che invece pensavo che fosse un’esagerazione?, osserva una voce maschile – e piuttosto risentita – che non conosco. ?Ma, del resto, è raro che io e te vediamo le cose allo stesso modo, vero, Cassia??

50

TIPO DA SPIAGGIA

CI voltiamo tutti a guardare il proprietario della voce che riecheggia ancora in tutta la grotta della Dissanguatrice.

E… resto esterrefatta. Perché la voce appartiene a un vecchio, alto, dal fisico scolpito, in pantaloncini da bagno verde fluo, pinne da snorkeling blu e occhiali da sole con le lenti azzurre. E poi ha i capelli stile Einstein – color argento, lunghi, scompigliati –, piercing alle orecchie e ai capezzoli e un tatuaggio che raffigura una scala sull’acqua che conduce a un elaborato e malconcio orologio.

E, come se non bastasse, è pure incazzato nero.

?Non avercela con me, Jikan?, ribatte la Dissanguatrice – Cassia – con tono annoiato. ?è un po’ difficile prenderti sul serio quando insisti a mettere in mostra i piercing ai capezzoli ovunque tu vada.?

?Ero in spiaggia?, dice lui, e fa vedere maschera e boccaglio come se stesse esibendo delle prove. Be’, nel caso in cui ci fossero sfuggiti pinne e costume. ?Alle Hawaii. Per la prima volta dopo cinquecento anni.?

?Non vogliamo certo trattenerti.? La Dissanguatrice alza gli occhi al cielo. ?Di sicuro hai qualcosa di molto interessante da fare, tipo contare i granelli di sabbia a North Shore.?

Il vecchio socchiude gli occhi. ?Stavo facendo snorkeling. C’erano coralli. E pesci bellissimi. E un delfino.?

?In tal caso, capisco perché tu sia seccato.? La Dissanguatrice gli scocca un sorriso beffardo. ?è uno spettacolo che non si vede tutti i giorni nel bel mezzo del Sahara.?

?No, infatti?, gracchia lui. ?è appunto quello che dicevo.?

?Forse dovresti andare in vacanza più spesso?, suggerisce lei senza scomporsi. ?Probabilmente saresti più di buon umore.?

?Sì, be’, non è che possiamo starcene tutti stravaccati nella nostra personale grotta di ghiaccio a escogitare modi per mandare a puttane l’universo, dico bene? Qualcuno deve pur lavorare?, sogghigna facendo qualche passo verso di lei.

?Nessuno ha chiesto il tuo aiuto.? Quando la Dissanguatrice comincia ad avanzare verso di lui, mi vengono in mente i pistoleri del Far West che si preparano a un duello. Se, all’improvviso, decidessero di estrarre le pistole e spararsi, non ne sarei per nulla sorpresa.

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