?Forse non l’hai chiesto?, conviene lui perlustrando la stanza con lo sguardo. ?Però ne hai decisamente bisogno.?
E detto ciò, infila una mano nella tasca dei pantaloncini verde fluo. Mi aspetto di vederlo tirare fuori un’arma qualsiasi, e da come Hudson si para davanti a me, so che sta pensando la stessa cosa. Invece Jikan estrae un vecchio orologio da tasca d’oro. Cioè, un orologio da tasca vero, con tanto di catena e coperchio lavorato.
?Oh, adesso capisco?, dice Hudson. ?In giapponese ‘Jikan’ vuol dire ‘tempo’。 Figo.?
?Basta chiacchiere.? Jikan alza l’orologio. ?Sentite qua, che ne dite di prendere due domande con una fava??
?Immagino intendesse dire piccioni?, lo corregge Flint.
Il vecchio si volta verso di lui con le sopracciglia sollevate oltre la montatura degli occhiali. ?Come dici??
?Il proverbio?, spiega Flint e, devo riconoscerglielo, nonostante Jikan lo scruti con sguardo decisamente intimidatorio, lui non indietreggia di un millimetro. ?Si dice prendere due piccioni, non due domande, con una fava.?
?è ovvio che un drago pensi di dover ammazzare due piccioni: è la vostra risposta a tutto. Anche se non capisco che cos’abbiate contro quelle povere creature. Se ci pensi bene, sono davvero eleganti.?
Flint spalanca gli occhi. ?Non intendevo… non stavo dicendo che si devono prendere per ucciderli…？
?Sta’ un po’ zitto, mi stai facendo venire il mal di testa.? Jikan riporta l’attenzione su di me. ?Hai finito??
Finito? Ma se non ho neppure cominciato. ?Perché è così sgarbato con tutti…？
?E tu perché fai tante domande, ragazzina di pietra?? ribatte. ?Per essere un sasso, sei davvero indiscreta.?
?Un sasso?? ripete Jaxon con tono indignato. ?Ma che cosa diavolo…？
?Taci, goth che non sei altro. Nessuno ha voglia di ascoltarti e, comunque, nessuno ha tempo per le tue mattane.?
Non so se Jaxon si stia strozzando per la rabbia o gli sia andata la saliva per traverso ma, in ogni caso, il verso che fa è un misto tra quello di un rinoceronte in agonia e di un ippopotamo in calore.
?Mi scusi? Come ha detto??
Jikan stringe gli occhi. ?Prima di tutto, no. In secondo luogo…？
?No che cosa?? chiede Jaxon.
?No, non ti scuso. Ovviamente. E, in secondo luogo, io non ripeto mai.? Scuote la testa guardando l’orologio e mormorando una velata minaccia. ?La fragilità dei vampiri è davvero ridicola.?
A questo punto, sono certa che se ai vampiri potesse venire un colpo, a Jaxon ne verrebbe uno in questo preciso istante. Hudson, invece, guarda con un’aria a metà tra il divertito e l’affascinato agli evidenti problemi comportamentali di Jikan. O forse sta semplicemente ammirando la sua preda. Non si sa mai che cosa gli passi per la testa.
?Ma chi sarebbe ’sto tizio?? domanda Jaxon.
?Non lo so, ma lo adoro?, risponde Hudson. ?Goth che non sei altro.?
Jaxon si volta per mandarlo a quel paese, ma prima che possa aprire bocca, Jikan continua: ?Allora, abbiamo finito con le domande, ragazzi? Perché, per quanto sia affascinato dalla vostra ignoranza, tra un’ora devo essere a un luau, e adoro il poi. Perciò, diamoci una mossa, d’accordo??
?Ma di che cosa sta parlando, esattamente?? chiedo.
Abbassa gli occhiali da sole quel tanto che basta per mostrarmi i suoi ardenti occhi color mogano. ?Sto parlando di sistemare il casino che tu e Cassia avete combinato. Non so perché tu senta il bisogno di infilare continuamente il naso nei miei ordinatissimi affari, Cassia, ma vorrei che la smettessi.?
?Ficcare?, lo corregge Flint.
?E ora che c’è?? domanda Jikan con tono distratto.
?Niente, soltanto si dice ficcare il naso, non…？
Adesso Jikan sembra profondamente offeso. ?Posso assicurarti, giovane drago, che non ho alcun desiderio di vederti infilare quel tuo naso adolescenziale ovunque ritieni di infilarlo.?
Ora è Flint quello sul punto di strozzarsi. ?è un modo di…？
?Dicono tutti così.? Si schiarisce la voce. ?Ora, per tornare alla nostra questione: sistemare l’ultimo disastro combinato da Grace.?
?L’ultimo?? chiedo emettendo un rauco stridio. ?Di quanti disastri stiamo parlando, esattamente??
?Intendi a parte quello epico di fine novembre?? domanda lui malizioso.
?Che cos’è successo a novembre…？ Mi blocco perché ho capito a che cosa si riferisce. ?Aspetti un attimo. Ma lei chi è??
?Il dio del tempo, immagino?, risponde Hudson con tono annoiato. ?E suppongo che sia incazzato con Cassia, qui, perché…？