Per un istante temo che si allontani, che non voglia baciarmi. Ma i miei timori scompaiono di colpo quando appoggia le labbra sulle mie con frenesia e passione.
Un attimo prima sto cercando di farlo aprire e quello dopo sto sprofondando nel suo profumo di legno di sandalo e ambra.
E niente mi è mai sembrato più bello. Perché questo è Hudson, il mio Hudson. Il mio compagno. E anche quando tutto va a rotoli, il sentimento che ci lega è bello… anzi, bellissimo.
E, per dimostrarlo, mi mordicchia il labbro, le sue zanne mi sfregano la pelle sensibile agli angoli della bocca, e io non riesco a resistere e mi smarrisco nel calore del suo cuore, così cupo e disperato.
?Va tutto bene?, mormoro mentre mi tiene stretta e preme il suo corpo tremante contro il mio. ?Hudson, va tutto bene.?
Sembra che non mi senta – o forse invece non mi crede e basta – quando il suo bacio si fa più profondo e squarcia il mondo, e anche me.
Scoppiano fulmini, rombano tuoni, ma giuro che io sento soltanto lui. Vedo, tocco e annuso solo lui, ancora prima che la sua lingua scivoli sulla mia.
Sa di miele, dolce, caldo, pericoloso. è come una droga, lui è come una droga. Con un gemito, gli do tutto quello che posso. Tutto quello che vuole e lo imploro di prendere di più. Molto di più.
Quando finalmente si stacca, siamo tutti e due senza fiato. Io cerco di trattenerlo ancora un po’, di non spezzare il legame che ci unisce. Perché se è preso da me, da noi, non è prigioniero della sua mente, e smette di struggersi per qualcosa che non può cambiare.
Alla fine si tira indietro, ma io non sono ancora pronta a lasciarlo andare. Gli tengo le braccia allacciate intorno alla vita, il corpo premuto contro il suo. Ancora un po’。 Dammi qualche altro minuto di te e me e della sensazione che provo quando ci tocchiamo.
Probabilmente Hudson avverte la mia disperazione – e anche la fragilità che mi sto sforzando di nascondere – perché non si muove.
Aspetto che faccia qualche battuta arguta o sarcastica o anche semplicemente ridicola come solo lui sa fare, ma non dice una parola, limitandosi a tenermi stretta.
E mi basta, almeno per il momento.
Nelle ultime ventiquattr’ore ne abbiamo passate così tante. Abbiamo lottato contro i giganti, siamo usciti di prigione, poi quell’orribile battaglia, abbiamo perso Luca, rischiato di perdere anche Jaxon e Flint e trovato la Katmere devastata. è incredibile che siamo ancora in piedi, e sono felice che lo siamo tutti.
?Mi dispiace?, sussurra ancora, il suo fiato rovente sulla faccia. ?Mi dispiace tanto.?
Un forte brivido gli scuote il corpo alto e snello.
?Di cosa?? chiedo, e mi tiro un po’ indietro per guardarlo in faccia.
?Avrei dovuto salvarlo?, dice. I nostri sguardi si incontrano e gli si spezza la voce. ?Avrei dovuto salvarli tutti.?
è divorato dal senso di colpa, però io non posso permetterlo. ?Non hai fatto niente di sbagliato, Hudson?, gli ripeto risoluta.
?Flint ha ragione. Avrei dovuto fermarli.?
?Per ‘fermarli’ intendi dire disintegrare centinaia di persone su due piedi?? domando, con le sopracciglia inarcate.
Lui cerca di voltarsi, imbarazzato, ma io lo trattengo. Da quando sono morti i miei genitori, provo lo stesso senso di colpa e lo stesso dolore, e non è propriamente divertente. Non intendo restare qui con le mani in mano a guardare Hudson commettere il mio stesso errore, se posso evitarlo.
?E che cos’avresti dovuto fare?? ribatto. ?Costringere Cyrus e i nostri avversari a…? e scuoto la testa, cercando la parola giusta, ?volatilizzarsi??
?Se lo avessi fatto, Luca sarebbe ancora vivo. Flint avrebbe la sua gamba. E Jaxon e Nuri…?
?Ne avevi la possibilità?? lo interrompo, perché all’inizio di quella battaglia avevo avvertito la sua confusione, lo avevo sentito lottare per mantenere il controllo di sé e della situazione mentre intorno a noi infuriava il caos. ?All’inizio, quando era tutto incasinato, avresti potuto farlo??
?Certo…? Si blocca, passandosi una mano sui capelli. ?Non lo so. Era tutto così confuso. E poi, quando Jaxon si è buttato nella mischia…?
?Tu ti sei buttato con lui. Perché non potevi rischiare di perdere o ferire lui o anche qualcun altro. E avresti sacrificato la vita pur di impedire che succedesse qualcosa a tuo fratello.?
?Be’, l’hai visto?, ribatte lui. ?è chiaro che quel ragazzino ha bisogno di protezione. Non appena giro le spalle, eccolo che va a cacciarsi nei guai.?
?Non so se sia andata proprio così?, sbuffo. ?Però so che faresti qualsiasi cosa per proteggere lui e me. E anche gli altri. All’inizio hai deciso di non usare i tuoi poteri perché temevi di colpire uno di noi. E quando hai avuto un quadro più chiaro della situazione, hai minacciato di farlo e sono sicura che non avresti esitato.?