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Court (Crave, #4)(98)

Author:Tracy Wolff

?Anch’io?, concorda Jaxon.

?E ce le ha suonate di santa ragione?, conclude Hudson.

?Sì, be’, siete sopravvissuti per raccontarlo?, ribatte Macy. ?Mi sembra sufficiente per…?

?Alcuni di noi sono sopravvissuti?, interviene Flint con asprezza. ?Continui a dimenticare che altri di noi non ce l’hanno fatta. E io intendo farla pagare cara a Cyrus.?

Macy annuisce. ?E dimenticate anche che c’è mia madre là dentro.? Le trema la voce. ?Lei ci aiuterà…?

?Intendi la madre che ti ha abbandonato anni fa e che da allora si nasconde nella Corte di Cyrus?? Le parole di Jaxon sono dure, ma non ha torto. Per quanto desideri ritrovare mia zia, il buonsenso mi dice che dobbiamo salvare l’esercito se vogliamo avere una possibilità.

?Non c’è bisogno di aggredirla?, si intromette Eden, ma poi si gira verso Macy e le dice con tono più gentile: ?Mi dispiace, Macy. L’avrà pure detto nel modo sbagliato, però ha ragione. Non sappiamo da che parte stia tua madre o perché. E io sono stufa di funerali. Ci serve aiuto?.

?Non posso credere che tu…? attacca Macy.

?Adesso basta?, ordina Jaxon ponendo fine alla discussione con un gesto della mano, ritornando a essere il principe dei vampiri che ho conosciuto all’inizio. ?Ora siamo qui e continueremo su questa strada.?

?Bene.? Macy incrocia le braccia irritata. ?Ditemi come avete intenzione di procedere e non insisterò più per andare dritti alla Corte dei vampiri.?

?Lo chiederò a lei?, faccio io. ?Cioè, sul serio, qual è la cosa peggiore che potrebbe farmi??

?Strapparti il cuore e mangiarselo?, suggerisce Mekhi.

?Sbudellarti e pasteggiare con le tue interiora?, aggiunge Flint.

?Decapitarti e usare la tua testa per ornare uno di questi orribili alberi?, conclude Macy.

Ci voltiamo tutti a fissarla sorpresi, dato che di solito la mia solare cugina non ha pensieri così trucidi, ma lei si limita a fare spallucce. ?Su, dai, avete visto quella donna. C’è qualcuno di voi davvero convinto che non sia capace di questo e anche di peggio??

Devo ammettere che ha ragione. Tuttavia, restarsene qui a discutere non ci porterà da nessuna parte e Eden ha ragione su una cosa: il tempo stringe. Più gli studenti e gli insegnanti della Katmere rimarranno alla Corte dei vampiri, più aumentano le probabilità che possa accadere loro qualcosa di orribile.

Quindi, invece di cercare di ottenere il consenso generale, passo dalle parole ai fatti. Mi infilo dietro il bancone e busso alla porta attraverso cui la donna è sparita qualche minuto fa. Hudson mi raggiunge in un istante, subito seguito da Jaxon e Macy. Ovviamente me lo aspettavo, litighiamo spesso, ma, alla fine, ci sosteniamo a vicenda.

Passano diversi secondi e dato che nessuno risponde, busso di nuovo, un po’ più forte e con maggiore insistenza.

Ancora nessuna risposta.

?‘Fanculo?, mormoro e afferro la maniglia. In un modo o nell’altro avrò delle risposte.

Mi aspetto che la porta sia chiusa a chiave, invece no. La maniglia gira tranquillamente e la porta si apre.

Non so che cosa mi aspettassi di vedere dall’altra parte: un magazzino, un altare per sacrifici umani? La donna che mi ha venduto le caramelle sembra capace di tutto…

Ciò che troviamo, però, va oltre ogni mia immaginazione: un breve corridoio con un paio di porte su ciascun lato che si apre in fondo su una gigantesca arena simile al Colosseo dell’antica Roma. Il suolo è fatto di erba e terriccio e anche se al momento nell’arena non c’è nessuno, gli spalti sono gremiti di paranormali di qualsiasi tipo.

è impossibile… Abbiamo osservato la zona quando eravamo di fronte al negozio di caramelle e non c’era niente, a parte altri negozi. Come abbiamo fatto a non vedere un’arena così gigantesca?

?Questo è uno dei campi dei Ludares?? chiedo.

?Non credo?, risponde Hudson. ?Non ha la forma giusta. I campi dei Ludares sono rettangolari e questo è circolare.?

?Quindi qui che cosa si fa??

?Sono impressionata, gargoyle.? La donna è tornata, solo che questa volta indossa una maglia tecnica sportiva attillata con TESS scritto sul davanti a lettere maiuscole, insieme al numero 3695 scritto molto più in piccolo. La cintura nera con le bretelle che portava prima completa il look. ?Non pensavo che avessi il coraggio di aprire la porta.?

?Non era chiusa a chiave?, ribatto. ?Cioè, non era difficile entrare.?

?è qui che ti sbagli.? Schiocca le labbra. ?Per chi non è immune alla magia è piuttosto difficile aprire quella porta. Impossibile, in realtà.?